Approfondimenti
ZONA CESARINI – Moutinho, Mousinho… il solito giochinho
E’ strano il racconto che si sta sviluppando intorno alla Roma in questi giorni. Sarebbe strano in realtà se a raccontare fossero tifosi e giornalisti di altre squadre, intimoriti, scettici o realmente sarcastici sulla resa dello Special One a Roma. Sarebbe strano ma, in fondo lecito, raccontando campanilismi calcistici vitali al “movimento” calcio in Italia.
Probabilmente, da fuori, suonerà strano quello che si raccontano invece gli stessi tifosi giallorossi su ciò che sta succedendo. Chi è dell’ambiente sa che un certo scetticismo e vittimismo è insito nel dna giallorosso e non sarà certo un Mourinho qualunque a cambiarlo.
Mercatino delle “Pulci”
Preciso: non è che il mercato attuale mi faccia preparare a festeggiare al Circo Massimo, non sono entusiasta degli arrivi finora ufficiali, ma neanche completamente negativo, principalmente perchè basta guardarsi intorno.
Ora capisco la negatività visto che la Juve di Allegri ha chiuso Messi e Ramos… ah no, quello è il PSG. Allora la capisco in quanto l’Inter ha speso cento milioni per Grealish… ah no, è il City.
La realtà è che la Juve dei 9 scudetti in due mesi non ha comprato nessuno e ancora deve rinnovare Dybala.
La realtà è che l’Inter dopo Hakimi ha venduto Lukaku e ricorda molto più la Roma post Champions del “bancarellaro” Monchi che un Real in rilancio dopo l’ennesimo titolo.
La realtà è che il Napoli dell’ “Equilibrato” Spalletti ancora non ha comprato nessuno, in attesa da due mesi di vendere chi? Koulibaly? Zielinski? No, Tutino… mi piace ripetermi: TUTINO.
La realtà è che il santificato Milan ha preso un attaccante “esperto” come Giroud, anni 34, da affiancare a Ibra. Qualche buon giovane, finora, al netto delle sanguinose perdite, gratis, di Donnarumma e Calhanoglu.
La realtà è che Lazio e Roma, pur senza fuochi d’artificio, sono le uniche pseudograndi ad aver smosso la melma di questo mercato povero. Però…
‘Na Pippa
Rui Patricio è ‘na pippa. Così hanno deciso i tifosi della Roma ancor prima di vederlo. E’ vecchio e costa troppo. Vero che siamo scottati da anni di tregenda in porta, ma ricordo che anche Alisson arrivò accompagnato dalle sue papere in nazionale. La realtà è che il portiere è esperto, ex campione d’Europa prima dell’exploit azzurro, affidabile tra i pali e reattivo.
Potrei dire che gli ultimi gol presi mi hanno preoccupato, non tanto perchè gol da “pippa”, piuttosto gol per poca concentrazione e svagamento, proprio il difetto evidenziato da Pau Lopez e io ho più paura di un portiere svagato che di uno scarso; spero che sia frutto dello smaltimento delle vacanze.
Ma alla Roma serviva un portiere e questo è arrivato subito, pagato tra un anno quando al 99% si intascheranno gli stessi soldi per lo spagnolo dal Marsiglia.
Vina è ‘na pippa. Alla Roma serviva, senza preavviso, un esterno a sinistra e subito Pinto ha preso il sudamericano (a parte alcuni problemi pandemici e contrattuali), …’na pippa nazionale uruguaiana, campione di Brasile e vincitore della Libertadores.
Xhaka era ‘na pippa finchè non lo abbiamo perso. Brutta figura l’affair Xhaka certo, ma oggi è così, e se la Roma ha deciso di non spendere un euro in più del preventivato per il tipo e l’età del giocatore, tant’è. Abbiamo due modi di leggere questa storia e non necessariamente l’uno è più giusto dell’altro. Ora si viri con urgenza su altro importante centrocampista.
Shomurodov è ‘na pippa. Chiaro che si aspettava un “regalino” davanti e nessuno avrà stappato lo champagne per l’arrivo a sorpresa del’uzbeko, ma diamogli tempo. Il pagato troppo fa ridere visto che 17 milioni non sono neanche la metà di quanto il “caldarostaro” sivigliano ha speso per l’altro illustre nessuno dalla lanterna, Schick.
Schiava di esuberi Iddio la creò
La Roma è vittima dei suoi esuberi, quasi tutti figli dell’Ortofrutticola Monchi coi loro stipendi mostruosi. Nzonzi, Pastore, Santon o Fazio sono invendibili e imprestabili se nessuno di loro aiuta tirando fuori amor proprio per giocare, al netto di una riduzione di ingaggio.
Bravo Pinto a sbolognare in maniera quasi definitiva Pau Lopez, Under e Kluivert. Difficile piazzare Pedro e, per quanto dispiaccia, difficile cedere Florenzi che, invece, sarebbe utilissimo per far coppia a destra con Karsdorp, vista l’immaturità (e sono un signore) di Reynolds.
Ora sta partendo il domino attaccanti con Lukaku e Messi e se dovesse salutare Dzeko sicuramente la Roma occuperebbe la casella (prestito di Icardi? Belotti? non so se il solo italiano calmerebbe la piazza).
Personalmente perdere Dzeko mi spiace molto ma, a quell’età e quello stipendio, è nell’ordine delle cose e qualche scienziato sarebbe anche contento (in fondo è solo il terzo marcatore della nostra storia e ancora oggi unico vero “Colpo” di mercato o campione che la Roma abbia comprato negli ultimi venti anni).
Zitti e Moutinhi
Insomma dopo Mourinho bollito o venuto a rubare lo stipendio, adesso lo Special One è “immusonito”, scontento, i “suoi silenzi sono inequivocabili” della sua insofferenza. In effetti ci fanno male le orecchie per le numerose interviste e conferenze di Sarri, Spalletti, Allegri, Inzaghi. Un momento, nessun allenatore parla, nessuno rilascia dichiarazioni. Saranno tutti scontenti? Saranno tutti in lite coi DS e pronti alle dimissioni? Pentiti della loro scelta?
La realtà è che ognuno di noi, io per primo, ci raccontiamo la storia che già abbiamo in testa e nessuno di noi sa come andrà a finire. Sicuro la Roma si salverà, il Napoli vincerà lo scudetto, la Lazio l’Europa League e la Juve la Champions, oppure tutto il contrario. La realtà è che quest’anno, se fossi Gasperini, proverei a fare la storia perchè, di fatto, Ronaldo a parte, in Serie A ci sono pochi grandi giocatori, sani, a fare la differenza.
Brutta però la figura col Betis, al di là dell’egocentrico col fischietto, preoccupa il nervosismo di Mou per una partita amichevole. A molti è tornato in mente Di Francesco che si rompe una mano per un pareggio alla seconda giornata, associata all’epoca a divergenze di mercato.
Ma insomma è tutta dietrologia da romanista ferito e quindi in parte giustificabile. Io, dal canto mio, spero ancora che Mou, prima dei campioni e dei trofei, porti nuova testa a Trigoria, perchè, Inter insegna, vincere non è per sempre, bisogna Saper Vincere.
Vedremo. Forza Roma e godiamo la prossima amichevole col Raja Casablanca, quando allo stadio ci saranno i tifosi, ben più importanti degli acquisti e perdonate la retorica.
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