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SENZA FRENI – Il Concetto di Pericle

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La lungimiranza -dono dell’anima acuta- è virtù altra rispetto alla sapienza. Aristotele sintetizza il parallelo tra Talete -che individua con sapienza ordinamenti perfetti per una polis ideale- e Pericle, il quale con lungimiranza li adatta alla contingenza culturale, sociale, politica di Atene.

Saggi e sapienti, figure diverse.

Senza lungimiranza restano solo profezie. Il profeta di Gregorio Magno osserva passato e futuro alla ricerca di verità nascoste. Gioacchino da Fiore lo riduce ad intelligenza spirituale. Per cristallizzare il futuro occorre tuttavia entrare in fondo alla Realtà, aprire gli occhi e scorgere la Verità.

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Giù negli Inferi, sulla bocca di tutti è finito Душан Влаховић da Belgrado, di quà dei Balcani Dusan Vlahovic. Quindici gol in SerieA a ventun anni non rimangono sotto la traccia del radar. Alcune tra le presunte big hanno chiesto informazioni: a Firenze hanno mostrato il palmo portando il pollice all’interno, ondeggiando le restanti quattro dita. Quaranta milioni, almeno. Vlahovic è forte.

ACF Fiorentina on Twitter: "ACF Fiorentina informa che il calciatore Dusan Vlahovic è risultato positivo al test per l'identificazione del Coronavirus - COVID-19, al momento il giocatore è asintomatico e si trova

fonte profilo twitter Fiorentina

Fa specie che, stando ai rumors, l’interessamento più insistente sia di Milan e Roma: blasone, tradizione e tutto il resto appresso. Budget non esattamente illimitato, tuttavia. Di questi tempi, poi…

Sovviene la riflessione. Non è in discussione il valore del ragazzo, potenzialmente assoluto. Tantomeno la valutazione, non mi sognerei di sindacare i parametri. Tuttavia, se non ti chiami Real Madrid o Manchester City -faccio per dire- prendere Vlahovic a quaranta milioni potrebbe non avere senso. Resta un giocatore di ventuno anni, al primo anno in doppia cifra ed agli albori della Grandezza. Magari ad un gradino superiore farà subito faville, più probabile vada comunque atteso, coccolato, per certi versi cresciuto ai massimi palcoscenici.

Quaranta milioni, ad oggi, sono soldi pesanti: coi quali prendi un centravanti bello, fatto e confezionato, che vanti a curriculum non dico cento ma sessanta/settanta gol in massima serie. Che ne so, a quelle cifre prendi Belotti. Metti un’altra decina e fai il pensiero su Icardi, possibile esubero a Parigi.

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Dico di Vlahovic quanto espressi di Osimhen, per il quale -beninteso- calcisticamente stravedo. Non si discute il calciatore, la cifra però sì. Con certi soldi, vieppiù per le Italiane, vanno comprati giocatori pronti. Facciamo a capirci: Vlahovic li varrà tutti, ma se lo devi prendere a Quaranta, allora ha meno senso. Piuttosto, se sei una big va visto un attimo prima, scovato quando ancora ne vale quattro/cinque. A quel punto sì che lo puoi aspettare con calma: ci credi, lo fai crescere, senza stress.

Il gap con l’Europa che conta -quella che ci sbatte fuori dalla Champions tutti gli anni- lo riduci così, solo così. Non solo e non tanto con la sapienza: tutti vedono quanto sia forte Vlahovic, chiunque si accorse di Osimhen al Lille. Un conto è darne Settanta ai Francesi, lì siamo sapienti tutti quanto Giuntoli. Altra cosa è capire il giocatore allo Charleroi: la differenza sta nella lungimiranza.

Predizione e profezia nel calcio sono possibili. La lungimiranza è virtù di alcuni soltanto. Che non si affidano a rivelazioni speciali, ma entrano nella realtà applicando concetti già verificati. È nella crisi che la lungimiranza fa la differenza, ben più della sapienza. Rispetto a vent’anni fa il Calcio Italiano ha compiuto passi indietro diffusamente in ogni settore: a tutto discapito della qualità del gioco a casa nostra. Molte partite sono state perse. Ci si ispiri a Pericle, si guardi dov’è nascosto il Concetto.

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E allora sì che Vlahovic sarà un affare.

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