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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Partita della maturità

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Il Bologna va a Crotone. Sembrerebbe una passeggiata di piacere, ma le insidie sono proprio in queste partite. Crotone ormai spacciato ma in grande condizione: Cosmi ha portato gioco e sfrontatezza che a volte si sono trasformati in risultato.

Giocare ora contro una squadra che non ha niente da perdere, e quindi puó esprimersi con testa e gambe libere, é molto pericoloso.

Velasco, amico di mister Mihajlovic, ha fatto visita allo spogliatoio del Bologna prima della sfida con la Sampdoria. Ha parlato con la sua empatia e il suo modo di comunicare ad un gruppo squadra che spesso è mancato nella continuità e nella concretezza. Dopo quelle ore trascorse insieme dove il motivatore è arrivato dentro l’anima dei singoli calciatori, il Bologna ha vinto 3-1 dalla Sampdoria di Ranieri, non dominando il match ma concretizzando le occasioni avute.

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Uno dei concetti su cui l’ex allenatore di pallavolo punta è quello dell’alzatore e dello schiacciatore. In un gruppo non bisogna mai togliersi dalle responsabilità scaricandole ad un altro compagno. “Se il play alza male allo schiacciatore, troppo alto o troppo basso non fa niente, il terminale offensivo deve comunque fare punto”.

Veniamo a Crotone – Bologna. È un’opportunità, per i ragazzi di Mihajlovic, di recuperare quei punti persi nel cammino fin qui fatto in campionato. Le motivazioni devono esserci per arrivare prima possibile alla quota salvezza e proporsi alla platea Italia.

Vincere a Crotone sarà difficile se la testa dello spogliatoio del Bologna non sarà sincronizzata. I giovani come Svanberg stanno crescendo nettamente e già molte squadre europee hanno messo gli occhi sul giovane talento svedese in settimana convocato in nazionale con Ibra, al grande rientro. Schouten e Dominguez promettono bene ed avranno tempo per arrivare a livelli internazionali. Tomyasu è ambito da tante squadre, Soumarò una rivelazione, tanto che la dirigenza del Bologna sta imbastendo il riscatto dal Lille. Insomma, il futuro è assolutamente rossoblu, ma Crotone e il campionato di quest’anno rappresentano il presente.

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Per arrivare a quel futuro sulla carta tanto promettente, occorre superare tappe come quella calabrese. Se si vincono queste partite, con una prova di maturità dei giovani e non solo, allora potranno arrivare soddisfazioni.

Il lavoro che a Bologna si sta facendo sul gruppo è immane. Molto più semplice amalgamare giocatori pronti e fatti e creare una squadra. Complicatissimo formare prima giovani talenti potenziali che diventino squadra.

Nel secondo caso, se si riesce a raggiungere l’obiettivo, allora sarà di nuovo “un Bologna che tremare il mondo farà”.

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Nel 1964 questo accadeva e molti di noi non erano ancora nati. Oggi ci siamo, domani ci saremo e vogliamo ancora “fare paura”.

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