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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Tutto in una notte

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Al Mapei Stadium di Reggio Emilia si assegna il primo trofeo nazionale della stagione.

Il fischio d’inizio previsto per le ore 21.00 vedrà di fronte Juventus e Napoli. Le due formazioni, che in campionato per le note vicende non si sono incontrate, in classifica sono divise da una sola lunghezza. Gli azzurri, nell’ultima giornata disputata, hanno effettuato il sorpasso. La roboante vittoria contro la Fiorentina e la concomitante sconfitta della Juventus potrebbero incidere sul morale di entrambe le squadre, anche se una finale resta una finale.

Napoli e Juventus si trovano a giocarsi il trofeo per la quarta volta nella storia. Delle tre precedenti edizioni i partenopei se ne sono aggiudicate due, perdendo nell’agosto 2012 nella controversa gara dello stadio Olimpico di Pechino. I due successi azzurri si sono registrati nel 1990, per 5-1, e nella storia recente il 22 dicembre 2014 a Doha, quando i partenopei si aggiudicarono la coppa ai rigori per 8-7.

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Il direttore di gara

A dirigere quella gara fu l’arbitro Paolo Valeri di Roma, stesso arbitro designato per la gara di stasera. Valeri, che per l’occasione sarà coadiuvato da Mariani nel ruolo di quarto uomo e dalla coppia Di Bello-Paganessi al VAR, è stato anche l’arbitro della finale di Coppa Italia che i partenopei si sono aggiudicati il 17 giugno scorso e che ha condotto la squadra di Gattuso a questa finale.

Valeri, che in Serie A ha diretto 198 gare ed è dal 2011 arbitro internazionale, in carriera ha incrociato la strada in ben 23 occasioni. Il bilancio è di 14 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. In questa stagione ha già diretto i partenopei nella sconfitta casalinga contro il Milan, l’1-3 dello scorso 22 novembre, e in Napoli-Torino 1-1 del 23 dicembre.

Sul fronte bianconero, Valeri è all’esordio stagionale, anche se è l’arbitro che ha diretto più volte la Juventus. I precedenti con la squadra torinese infatti sono ben 33 ed il bilancio è di 18 vittorie, 10 pareggi e 5 sconfitte.

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L’undici di Pirlo

Passando al campo, Pirlo anche per questa finale dovrà rinunciare ai positivi al COVID  Alex Sandro, Cuadrado e De Ligt, oltre che a Dybala e Rafia infortunati. Da valutare sono anche le condizioni di Demiral. Per cui, risultano obbligate alcune scelte davanti a Szczesny per schierare il 4-4-2. Al centro della difesa spazio a Bonucci, Chiellini, mentre sugli esterni dovrebbero esserci Danilo e Bernardeschi. In mediana agiranno Chiesa, Arthur, McKennie e Kulusevski a supporto di Morata e Ronaldo, punta.

Le scelte di Gattuso

In casa Napoli, a parte Osimhen e Fabian Ruiz, anche se non a tempo pieno, Gattuso recupera tutti i pezzi mancanti. Il 4-2-3-1 non dovrebbe discostarsi troppo da quello capace di battere 6-0 la Fiorentina in campionato. Tra i pali dovrebbe essere confermato Ospina, elemento che sembra dare sempre quel briciolo di affidabilità in più. In difesa, sull’out di destra rientra Di Lorenzo che ha scontato il turno di squalifica, mentre a sinistra c’è ballottaggio tra Mario Rui e Hysaj. Al centro pochi dubbi, Koulibaly e Manolas saldi nelle loro posizioni. La coppia di mediani Demme-Bakayoko, dopo l’eccellente prestazione in campionato, sembra inamovibile. Per l’attacco lo stesso Gattuso ha confermato la disponibilità di Mertens, anche se il belga continua a non essere al cento per cento, quindi conferma per Petagna che ha recuperato dalla botta al polpaccio. Alla luce di ciò, pochi dubbi per il trio a supporto del centravanti ex Spal, con Insigne, Lozano e Zielinski confermatosi in forma smagliante.

Qualunque gara contro la Juventus nasconde sempre tante insidie. La finale in gara unica dovrebbe garantire la stessa percentuale di possibilità di successo ma, come ha riferito Gattuso in conferenza stampa, la Juve difficilmente fallisce due gare di fila, per cui dopo la sonora bastonata di San Siro c’è da stare doppiamente attenti ed affidarsi al certosino lavoro quotidiano.

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