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IL PUNTO DI GA7 – Udinese-Napoli 1-2: una sconfitta che vale 3 punti

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Tempo di lettura: 2 minuti

Il Napoli torna a casa da Udine con una vittoria che è tale solo sul tabellino.

Troppi errori tecnici, troppa confusione, troppa distanza tra i reparti. La vittoria non deve assolutamente cancellare le falle che il Napoli ha dimostrato sul campo.

Ad un certo punto, il pareggio sembrava addirittura star stretto all’Udinese. Varie volte imprecisi sotto porta i friulani, che hanno trovato anche un Meret sempre pronto e reattivo.

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Gli uomini di Gattuso passano in vantaggio su un calcio di rigore (nettissimo) perfettamente calciato dal capitano azzurro Lorenzo Insigne, ma si fanno riprendere dopo poco. Ingenuità grave del debuttante da titolare Rrahmani che, con un retropassaggio di “Aronichiana” memoria, manda in porta Lasagna, che non perdona.

Psicologicamente il Napoli non riesce praticamente mai a riprendersi. Non a caso, il gol-vittoria arriva solo allo scadere. Punizione perfetta calciata da Mario Rui che trova la zuccata vincente di Bakayoko, il quale non aveva decisamente disputato il suo miglior match in maglia azzurra.

I lati positivi, oltre ai fondamentali tre punti, sono pochi ma ci sono.

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Il primo arriva dalla porta: ottima la prova di Alex Meret che, oltre ad effettuare varie parate decisive, in più occasioni alza anche la voce con la linea difensiva.

Il secondo arriva dal solito Chucky Lozano, che non molla le mani dal match nemmeno per un secondo.

L’ultimo, invece, è una speranza, speranza che il gol di Baka sia un’iniezione di fiducia importante per i ragazzi, che li spinga a voler fare bene, a volersi migliorare sempre.

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Infine, l’aspetto tattico. Dalle difficoltà il Napoli è sempre uscito con il 4-3-3, unico assetto che ha un senso – soprattutto senza Osimhen – in questo momento; sembra chiaro a tutti fuorché Gattuso.

Sperando che qualcosa cambi.

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