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AD10S dalla A alla Z

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Tempo di lettura: 4 minuti

E’ passata quasi una settima dalla scomparsa di Diego Armando Maradona e il dolore, per chi lo ha amato, è ancora forte.

Un dolore che probabilmente ci accompagnerà ancora per tantissimo tempo. Continueremo a vedere le sue giocate e, anche dopo averle viste milioni di volte, ci ritroveremo sorpresi.

Chi legge questa rubrica si aspetta il resoconto della settimana calcistica appena trascorsa, ma il pallone senza Diego, almeno in questi giorni e almeno per me, è come se si fosse fermato.

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L’ultima volta che ho raccontato Maradona dalla A alla Z è stato in occasione dei suoi 60 anni. Oggi lo faccio a fatica ma col desiderio di omaggiare una LEGGENDA.

A come Adani: 37 minuti di diretta insta insieme a Bobo Vieri per ricordare Diego. Tra mille aneddoti legati a Maradona, Lele ha scelto il più complicato, il più difficile, ma uno di quelli che più rappresenta il legame tra il Pibe de Oro e Napoli: “Dove erano i Napoletani per il resto d’Italia prima di Italia – Argentina”? Vi invito a vedere l’intera diretta. Passione, amore, commozione. Chapeau Lele.

B come Banale: “Diego nella vita ha sbagliato ma in campo è stato il più grande”, la frase più ricorrente ascoltata in questi giorni. E se poi a pronunciarla è anche l’allenatore del Napoli la cassa di risonanza si amplifica ancora di più. E poi se vogliamo dirla tutta Diego è stato un grande uomo e poi un campione!

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C come Critiche: si ma il Covid, si ma gli assembramenti, si ma il DPCM. Tante, troppe le critiche verso un popolo che ha reso omaggio al suo D10S. E dinanzi al dolore, almeno per una volta, i finti moralisti facciano la cortesia di tacere.

D come Diego junior: ho intervistato il ‘personaggio’, ho conosciuto l’uomo. Un ragazzo eccezionale che meritava di godersi di più l’amore del padre.

E come Ennesima occasione per tacere: da Mughini a Cruciani passando per Gasparri e tanti altri. Persone che non rispettano la memoria di un uomo, nemmeno nel giorno della sua morte, non meritano nemmeno di essere definiti umani.

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F come Fiaccolata: gli ultras del Napoli rendono omaggio al loro D10S attraverso un gioco pirotecnico di fumogeni che avvolgono lo Stadio. Spettacolo!

G come Gioia: eh si anche quella è riuscita a regalare Maradona nel giorno della sua scomparsa. La gioia di vedere le prime pagine di tutto il mondo dedicate a lui. La gioia di vedere il mondo intero unito nel dolore, al di là dell’appartenenza sociale, al di là del tifo. Diego è e sarà sempre GIOIA.

H come “Ho visto Maradona”!

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I come Immagine: la più bella, la più rappresentativa, al di là della fede calcistica, al di là della rivalità. Diego, almeno per un giorno, ha unito i rivali di sempre.

L come Laura Pausini, dopo tanti anni abbiamo capito perché: “Marco se ne è andato e non torna più”. (cit.)

M come MARADONA!

N come Napoli: il fatto che lui abbia scelto la città di Partenope, in un momento storico in cui la città ed il club valevano zero, a qualche personaggio ancora non va giù. Il più grande di sempre legato alla maglia azzurra, alla maglia di una città che a molti non piace ed è forse questo che ha mandato il tilt alcuni individui che si sono eletti a moralisti del piffero nei vari salotti televisivi. 

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O come Omaggio: Un segno della croce, un bacio e un mazzo di fiori depositato. Così Lorenzo Insigne, in compagnia dello storico magazziniere Tommaso Starace, rende omaggio a Maradona. 

P come Pelè: “Triste perdere amici in questo modo, ma giocheremo in cielo insieme un giorno. Il mondo dice addio a una leggenda”. Il re piange Dio.

Q come Quando parte l’inno della Lazio, prima del match contro l’Udinese, e si sente la voce di Diego, sono solo brividi. Ennesimo gesto stupendo, dopo la patch sulla maglia, del club biancoceleste. Chapeau.

R come Ricordo: indelebile nella mente e nel cuore di chi ama il Calcio.

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S come Stadio: un Santo pronto a lasciare spazio ad un Dio. Le pratiche sono state avviate e, vescovo permettendo, a breve il Napoli giocherà allo Stadio Diego Armando Maradona.

T come Tanti i tributi dedicati a Diego in questi giorni. Bellissime e commoventi le immagini  che sono arrivate da ogni campo della nostra Serie A grazie all’iniziativa della Lega Calcio.

U come Unico: l’amore del popolo napoletano per Maradona.

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V come “Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires”: le sue prime parole da Napoletano. Voleva diventare un idolo, è diventato un Dio. Il Dio del calcio. 

Z come Zero: le possibilità di rivedere un altro Maradona. Basta paragoni. Erano insensati prima, figuratevi adesso!

Ci ho provato, ma rendere omaggio a una leggenda non è semplice. È difficile trattenere le lacrime, è difficile voltare pagina… Al momento continuo a ringraziare Diego per tutte le emozioni che ci ha regalato.

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