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Inter, Antonello: “Stadio urgente. Nuovo sponsor dall’Asia”

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L’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, ha concesso un’intervista al Sole 24 ore in cui ha parlato della situazione dello stadio e di nuovi sponsor in arrivo. Ecco le sue parole riportate da fcinter1908.it:

“Questi trend rendono ancora più urgente la realizzazione di uno stadio di qualità e di un distretto dello sport a San Siro. Basti pensare che le aree dotate di servizi aggiuntivi per il pubblico, per cui siamo in overbooking, oggi coprono il 4% contro una media europea del 15. Insieme al Milan abbiamo depositato pochi giorni fa la nuova proposta tecnica che accoglie i rilievi del Comune. Ci auguriamo che la procedura marci spedita anche se la città è attesa alle elezioni in primavera”.

Sul valore del Brand: “Il valore del brand è cresciuto per oltre il 235 % negli ultimi 5 anni. La fanbase globale salita a 43 milioni di followers ci porta ad essere il nono club al mondo. E qui come il presidente Zhang sottolinea la sfida cruciale sarà quella di accrescere la fan experience per recuperare appeal verso la generazione Z sempre meno interessata alle partite. L’evoluzione in media company su cui investiamo notevoli risorse con la creazione di contenuti digitali innovativi e sempre più geo-localizzati ci ha portato poi a raggiungere 340 milioni di visualizzazioni e 560 milioni di interazioni. Un patrimonio informativo che mettiamo a disposizione dei nostri partner”.

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Cina e Asia: “Area da cui arriverà il nuovo main sponsor al posto di Pirelli che avrà un ruolo diverso”.

Store ed E-Commerce: “Un programma da cui ci attendiamo molto. Così come dalla nuova media company della Lega con l’ingresso dei fondi. Dopo il triennio 2021-24 che potrebbe essere in calo ci aspettiamo che da questa una governance più business oriented possa valorizzare il prodotto Serie A”.

La necessità di liquidità: “Gli ingaggi assorbono il 75/80% dei ricavi sono insostenibili. Serve un accordo a livello europeo per ridurre i compensi. Siamo pronti alle nuove sfide industriali del calcio, ma tutti devono fare la propria parte”.

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