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CORNER CAFE’ – Una caz*ata da fuoriclasse

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I fuoriclasse vengono pagati per giocare con i piedi, non per pensare con la testa. Certo è che, se a volte decidessero di utilizzarla nel modo giusto, qualcosa di positivo pure ne verrebbe fuori. La giocata di Cristiano Ronaldo, stavolta, non è stata mirabolante; anzi, ha riscosso esattamente l’effetto contrario.

Si può ben comprendere quanto la gara contro il Barcellona fosse sentita da parte del campione portoghese. Nemesi assoluta dei suoi anni in Spagna, dualismo continuo con Messi mai sopito nemmeno al passaggio in Italia: l’essere risultato positivo al COVID_19 per la sua partita, di certo, non avrà fatto piacere a Cristiano. Dall’alto delle sue competenze in materia, però, ha deciso di commentare l’accaduto sul proprio profilo Instagram. Come se al vincere palloni d’oro segua parallelamente il Nobel per la Medicina. Una questione su cui fior fior di scienziati stanno ancora dibattendosi, mentre aumentano casi e decessi, ridotto ad una cazzata. 

C’è da dire che ha subito fatto marcia indietro: commento cancellato et voilà, nessuno ha visto nulla. Il danno, però, era già compiuto. Ora, la questione è abbastanza semplice ed è già stata messa in evidenza: i calciatori non vengono pagati per essere saggisti, ma per mettere la palla in rete. Cristiano, questo, lo sa fare bene; un po’ meno il resto. Perché non bastano un paio di tamponi e la mancanza di sintomatologia per poter esprimere un’opinione; perché non basta l’essere uno dei migliori calciatori del mondo per poter dire cosa è giusto e cosa è una cazzata. Non basta il dover giocare  – ancora una volta – la gara più importante della sua vita per poter dimostrare a se stesso, più che ad altri, chi sia il migliore tra lui e l’argentino. Non di fronte ad un letto di ospedale, ad un ventilatore polmonare ed a qualcosa di molto più importante di una partita di pallone.

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