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LE PAGELLE NERAZZURRE – Genoa-Inter 0-2

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Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo il pareggio agrodolce in Champions contro il Gladbach, l’Inter si rituffa nel campionato per riprendere il proprio ruolino di marcia. Di fronte, il Genoa che può festeggiare per le negatività riscontrate nei giorni scorsi dopo il focolaio scoppiato nelle scorse settimane.

Partita con pochi sussulti nel primo tempo, con i padroni di casa che appaiono ordinati. I nerazzurri non riescono a sfondare, ed a regnare la prima frazione è l’equilibrio.

Nei secondi 45′ minuti invece l’Inter riesce a mettere la freccia e a passare avanti al Genoa, prima con il gol del solito Lukaku e poi con il raddoppio su sviluppi da corner di D’Ambrosio.

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INTER

Handanovic 6: Nulli i pericoli per il capitano nerazzurro. Compiti più da direttore d’orchestra difensivo che da saracinesca.

D’Ambrosio 7: Il centrale in più in difesa si fa sentire, in positivo, per lui. Ma la sua prestazione non è soltanto il gol del raddoppio: più solidità e maggior licenza di trovare fortune in avanti. A queste condizioni, l’ex Torino è un vero e proprio Jolly Mantra per Conte.

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Ranocchia 6,5: Gioca al posto di De Vrij, a cui viene concesso un turno di riposo. Suo l’assist che mette in cassaforte i 3 punti in quel di Marassi.

Bastoni 6: Prestazione la prestazione del centrale nerazzurro. Talvolta va in affanno ma, complice lo stop forzato, è più che comprensibile.

Darmian 7-: Nuovamente una partita ottima per l’esterno ex Parma. Riesce ad intercambiarsi con D’Ambrosio, che riescono a lavorare in coppia mantenendo gli equilibri sulla catena di destra. Ottima prova (Kolarov S.V.)

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Vidal 6: Non ci voleva tantissimo a fare meglio dei disastri della notte di Champions. Non una partita con nota di lode, ma sicuramente un uomo imprescindibile per Antonio Conte. Partita sicuramente sufficiente, non di più. (Nainggolan S.V.)

Brozovic 6: Partita ordinata da parte del croato. La sua qualità nel palleggio forse fa ripensare a quanto sarebbe potuto essere utile contro il Gladbach dall’inizio. Ma si sa: con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va da nessuna parte.

Perisic 5,5: Vivace nei primi scampoli del primo tempo, ma si spegne man mano. Non una prestazione da ricordare per l’esterno croato, che forse paga lo sforzo degli impegni ravvicinati. Sostuito nella prima parte del secondo tempo. (Hakimi 6: Difficile fare di meglio dopo le vicende di questi giorni. Il vantaggio sicuramente gioca a suo favore nella gestione della gara)

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Eriksen 5: Spesso impacciato e poche idee. Conte gli dà fiducia ma lui non è all’altezza di ripagarla. L’ex Tottenham appare ancora un pesce fuor d’acqua. Tutto questo, nel suo ruolo naturale: trequartista. Il che, fa emergere non poche perplessità (Barella 6,5: Entra ed è subito decisivo. Serve Lukaku con un passaggio preciso, spedendolo verso la rete dell’1-0. E’ lui l’elettroshock che permette all’Inter di imporsi definitivamente)

Lukaku 7: Nel primo tempo sgomita e viene a fare la boa, trovando magre fortune negli ultimi metri. Stesso copione nel secondo tempo, con l’unica differenza del gol che sblocca il risultato. Ancora lui, sempre lui.

Lautaro Martinez 5: Della coppia d’attacco è colui che soffre maggiormente. I suoi pugni rifilati alla panchina sono il sintomo di come lui stesso si renda conto della partita non sufficiente. La difesa del Genoa lo tiene a bada, facendolo innervosire. Si aspettano tempi migliori, che sicuramente arriveranno. (Pinamonti 5,5: Poche le occasioni per lui. Ha la possibilità di tirare in porta in una delle azioni di contropiede, ma spreca e manda alto)

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GENOA

Perin 5,5; Goldaniga 6,5, Zapata 5,5, Bani 6; Ghiglione 5,5, Behrami 5,5 (Radovanovic 6), Badelj 5,5 (Zajc: 5,5), Rovella 6 (Melegoni S.V.), Czyborra 5,5 (Pellegrini 5,5); Pandev 6,5, Pjaca 5 (Shomurodov: 5)

 

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