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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – A casa della Dea

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Giocare a Bergamo dopo la pessima figura di San Siro contro il Milan non è proprio fortuna.

Il Bologna è stato criticato e messo sotto accusa dal suo stesso allenatore, Sinisa Mihajlovic, che, al termine della sfida di sabato sera, non ha risparmiato nessuno ed ha addirittura affermato di avere le idee più chiare su chi non ha lo spirito giusto per continuare l’avventura in rossoblu la prossima stagione.

Parlare in questi termini significa essere molto delusi dall’approccio della squadra e soprattutto di alcuni interpreti.

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Santander, Sansone, Denswil, Svanberg e lo stesso Skov Olsen evanescenti. La loro presenza in campo non incide in nessuna fase della partita. Nessuno di questi mostra qualità ed efficacia di gioco. La partita – è vero – è stata sbagliata da tutti, ma se nello schieramento hai già cinque elementi che non danno nulla, è chiaro che gli altri non si esprimono al meglio.

Fatta questa doverosa premessa sullo stato delle cose in casa Bologna, si va a Bergamo contro un’Atalanta che – possiamo dirlo – fa paura. Nel girone d’andata, Mihajlovic ha vinto da Gasperini, ma non era la stessa squadra. Si stava formando, per poi consolidarsi come compagine temuta in tutta Europa.

Affrontare una squadra così forte e compatta, per il Bologna attuale sarà una prova impossibile. Noi siamo sfilacciati, prendiamo sempre goal e l’Atalanta ne ha realizzati novantaquattro.

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Sono quelle sfide che, per affrontarle al meglio, occorre trovare motivazioni personali forti, alla fine di una stagione probante.

Vincere a Bergamo, a quattro partite dalla fine, significherebbe mettersi in evidenza come squadra vera. Significherebbe dare un senso alla classifica e al piazzamento finale che comunque porta qualche bonus economico.

Barrow sicuramente queste motivazioni le avrà. Vorrà dimostrare alla sua ex squadra quello che vale e, soprattutto, che ha fatto male a privarsene. Vorrà fare meglio di Zapata, che un pò ne limitava l’impiego a Bergamo.

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I compagni devono seguirlo, cavalcare il suo entusiasmo e la sua forza nell’affrontare le partite. Musa può essere una chiave importante per Mihajlovic.

Il mister poi dovrà schierare la migliore formazione a disposizione e non fare più esperimenti o concedere occasioni ulteriori a chi non ha saputo mostrare pazienza. Oggi, prima di tutto, il bene della squadra e la tutela dei tifosi.

Non saranno certo le ultime quattro partite a far cambiare idea a Sinisa, considerato che, dopo il Milan, il quadro che ha è chiaro.

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Diciamo la verità: qui a Bologna non vediamo l’ora che arrivi la nuova stagione, un pò come una nuova vita sportiva.

Senza trovare attenuanti, la squadra rossoblu, in questa stagione, ha dovuto superare prove durissime: la malattia del Mister, la gestione del gruppo in una situazione surreale, la pandemia, la sospensione del campionato.

Chiudiamo al meglio questo campionato, facciamo parlare di noi con prestazioni di livello e miriamo ad un calciomercato che dia solidità alla rosa.

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Con l’Atalanta, la partita è quasi scontata, sta al Bologna sorprendere.

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