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Roma-Cavani, tutta la verità sulla trattativa

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Cavani alla Roma non è fantamercato. Bisogna partire da questa premessa per poter dipanare l’intricata matassa che circonda la trattativa tra il Matador e la squadra giallorossa. Le voci che sono rimbalzate dall’Uruguay sono vere ma solo in parte da quel che risulta. Secondo quello che alcune fonti, molto vicine alla società giallorossa, ci hanno riferito, il contatto tra Morgan De Sanctis, team manager della Roma ma direttore sportivo in pectore, e Cavani c’è stato. Diretto, amichevole come si conviene tra ex compagni di squadra. La proposta della Roma all’ex bomber del Psg è stata fatta partendo da un presupposto: quest’anno la società di Pallotta punterà sui giocatori svincolati, pochissimi acquisti cash. Cosi è già stato per Pedro, cosi sarà per Mikitarihan. L’acquisto dello spagnolo, ex Chelsea, ad esempio, libererà Cengiz Under, uno dei più indiziati a lasciare la capitale.

Questo sarà il mercato della Roma quest’anno: vendere chi ha mercato e sostituirli con giocatori a parametro zero cercando di non abbassare la qualità della rosa. Nell’immediato è un’ operazione che può anche riuscire ma non bisogna guardare al futuro perché chiaramente quando si sostituisce un giocatore di poco più di vent’anni con un ultra trentenne è palese che con lo stesso non si potrà fare più alcun conto di guadagno economico in prospettiva

Le mosse del Matador

E allora il discorso che si è fatto in società è stato più o meno questo. Calcolatrice alla mano, Edin Dzeko costa alla Roma 8.8 milioni lordi all’anno che moltiplicati per i 2 anni che mancano alla scadenza del contratto fanno 17.6 milioni. Se si offrisse a Cavani un ingaggio di due anni che balli intorno ai 7 milioni netti, per via del decreto crescita, il lordo si aggirerebbe sui 20 milioni totali ( le cifre sono spannometriche ovviamente).

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La richiesta a Dzeko di spalmare i suoi due anni rimanenti in tre annualità va in questa direzione. Se Edin accettasse, il  discorso sarebbe chiuso: sarà lui la punta della Roma nei prossimi tre anni. Se invece rifiutasse allora per la società vendere il bosniaco ad una cifra anche non eccessiva, 10-15 milioni, che genera plusvalenza e puntare sul matador a zero significa non appasantire i conti in questo momento.

Variabile Friedkin

Tutti questi discorsi andrebbero a cadere se subentrasse una nuova proprietà. Friedkin ha recentemente riallacciato i discorsi con Pallotta e se in tempi brevi dovesse salire al comando della società giallorossa, pallottolieri e calcolatrici sarebbero accantonati. Certo è che i tempi per la chiusura sembrano troppo lunghi anche per un calciomercato spostato in avanti come in questa stagione.

Quindi se l’operazione Cavani andasse in porto, la coppia d’attacco giallorossa sarebbe con Dzeko solo in caso di nuova diligence. Altrimenti uno solo dei due al centro del nuovo attacco giallorosso. Molte variabili per un affare complesso. Ma in un momento cosi difficile il grande nome può mettere sotto il tappeto tutta la polvere che c’è a Trigoria.

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