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Diego Milito, El Príncipe se vuelva Rey

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12 giugno 1979, per alcuni una semplice data, per altri la nascita del Principe di Bernal: Diego Milito

Un giocatore che ha fatto la storia, un campione che è diventato un amuleto, colui il quale riesce a sconfiggere ogni ‘maledizione‘.

LA MALDICION DE LOS SIETE GATOS NEGROS

Siamo nel 2001, il Racing di Avellaneda è in piena crisi. Una crisi iniziata nel lontano 1967, anno dell’ultimo successo del club argentino: Coppa Intercontinentale contro il Celtic.

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Dopo quel giorno tutto cambia. Dopo quel trofeo i biancazzurri vengono colpiti dalla ‘maldicion de los siete gatos negros’. Si narra, infatti, che dopo la vittoria della Coppa, alcuni tifosi dell’Independiente, acerrimi nemici del Racing, si siano intrufolati nello stadio e vi abbiano seppellito sette gatti neri.

Da quel giorno, il Racing non fa altro che collezionare fallimenti.

Ma nel club, intanto, c’è un giovane ragazzo dall’andatura dinoccolata che si fa spazio in prima squadra.

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E’ il 27 dicembre. Il Racing Club Avellaneda affronta il Lanus nella partita che decide una stagione. Nella ripresa, Milito entra in campo e, con una delle sue giocate, partecipa al goal che chiude la partita sul 2-0.

Il Racing torna a vincere dopo trentaquattro anni, spezzando la maledizione, anche grazie ad un giovane ‘principe’, che anni dopo abbatte un altro tabù.

L’OSSESSIONE CHAMPIONS

Dopo un altro anno in Argentina, Milito è pronto all’esame europeo. Genoa, Real Saragoza, ancora Genoa e poi il passaggio all‘Inter.

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E’ l’estate del 2009 e El Principe sembra capitare nel momento più importante della storia nerazzurra. Sotto la guida di Mourinho ed in coppia con Samuel Eto’o, l’attaccante argentino mette il suo sigillo in ogni successo dell’Inter.

5 maggio 2010, finale di Coppa Italia contro la Roma, minuto 39 del primo tempo. L’Inter recupera palla, riparte velocemente. Milito corre verso l’aria di rigore giallorossa, si accentra ed esplode un tiro che si piazza all’incrocio dei pali. L’Inter vince la Coppa Italia. Il primo trofeo di una stagione da record.

16 maggio 2010, Siena-Inter, una vittoria vorrebbe dire alzare il secondo trofeo stagionale: lo scudetto. Decimo del secondo tempo, risultato ancora inchiodato sullo 0-0. Cambiasso recupera un pallone e lo gira sulla destra per Zanetti. Percussione palla al piede del terzino che serve in profondità Milito che trafigge il portiere. Secondo trofeo per i nerazzurri, e ancora El Principe protagonista.

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Ma per la serie ‘non c’è due senza tre’, ecco che arriva la ciliegina sulla torta.

22 maggio 2010, Inter-Bayern Monaco, finale Champions League. I nerazzurri vanno a caccia di un trofeo che manca da quarantacinque anni. Una vera e propria ossessione per i tifosi dell’Inter. Milito è in campo, pronto a trascinare la squadra verso la vittoria. E l’attaccante argentino non delude: doppietta, Bayern ko ed Inter sul tetto d’Europa.

Milito, dopo aver esorcizzato la maledizione del Racing, risolve anche l’ossessione Champions dell’Inter.

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Eto’o trova Milito, vanno avanti i due attaccanti principi dell’Inter…
Milito, una finta, in areaaa… Ancoraaaa!!! El Principe!!!
Diegooo Militooo!
La firma lui probabilmente questa finale, questa Coppa; è 2-0! El Principe, diventa Re, nella notte di Madrid!

Nella notte di Madrid, El Principe se vuelva Rey. Auguri Diego.

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