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Lazio, Tare: “Non si riprende per interesse”

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Il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare ha rilasciato un’intervista a La Repubblica sull’eventuale ripresa del campionato. Di seguito le sue parole raccolte e riportate da gianlucadimarzio.com:

Scudetto – “Scudetto? Noi ci siamo. Proveremo a vincerlo adesso, se la serie A riprende, oppure l’anno prossimo. Arriviamo da lontano e non ci fermiamo qui”.

Riprendere – “Chi dice che vogliamo continuare il campionato solo per interesse personale non ha capito niente.Il calcio dà da vivere a 370 mila persone, se si ferma sarà il fallimento per tanti e l’Italia perderà pezzi di storia non solo sportiva”.  

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Settembre – “Sarà un disastro sociale. Fermarsi adesso vuol dire, quasi certamente, non ripartire neanche a settembre: molti mesi di inattività sarebbero allucinanti. Ci invidiano e pensano che il calcio sia soltanto la serie A, invece sono migliaia di persone e famiglie che lavorano. Abbiamo il dovere di difenderle”. 

Governo – “Non posso pensare che il ministro Spadafora sia così irresponsabile da farlo apposta, ma di certo esistono governi in Europa che vogliono aiutare il calcio: la Germania, la Spagna, l’Inghilterra. In Italia non è così, e neppure in Francia dove hanno bloccato tutto in via definitiva: e io penso che il governo francese perderà molte cause civili con i club. Evitiamo un’estate in tribunale. Ci stanno prendendo in giro, queste continue complicazioni sono ridicole. Siano più chiari, oppure le conseguenze si riveleranno enormi: economiche, sociali, sportive e psichiche. La gente è in sofferenza nervosa e il calcio è terapeutico. Ne abbiamo bisogno in tanti. Il pallone può essere il segno della vita che ricomincia davvero”. 

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