I nostri Social

Approfondimenti

CORNER CAFE’ – CoViD-19 e la bianconera voglia di evasione

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Il CoViD-19 fa paura davvero a tutti: medici che sciamano tra le corsie affollate, bollettini, vittime; giovani laureandi che da un giorno all’altro si ritrovano con una corona in testa ed una mascherina in viso, a dare supporto ad un gruppo di sparuti eroi che lottano contro una situazione sempre più complessa e impelagata.

E se da un lato c’è chi piange i proprio cari – le immagini di Bergamo sono cartoline funeste di un 2020 italiano all’insegna del tetro, c’è chi prova un’irresistibile voglia di evadere. 

Evadere da un quadro difficile, arduo anche a definire; da città sempre più vuote, dove la gente ormai si guarda sottecchi, che rifiuta di stringere una mano, che grida all’untore al primo colpo di tosse. Tutti hanno paura, anche i calciatori: esseri umani, dopotutto, nonostante le ovazioni domenicali di migliaia di appassionati; persone come tutte le altre, con bisogni e doveri, con preoccupazioni e speranze.

Pubblicità

Khedira, Pjanic ed Higuain, tre uomini come tanti, che hanno chiesto alla Juventus di tornare a casa propria, nei propri paesi, per stare con i propri familiari. Ed è proprio per questo – eccezion fatta per il Pipita: il virus non regge di fronte alla malattia di un caro – che la Juventus non può e non deve accettare. 

Non può e non deve perché la situazione è assurda, e tutti devono attenersi al regime che si è deciso per l’intera penisola. A maggior ragione loro, esempi e stelle di un club che molti prendono ad idoli imperituri; l’iconoclastica volontà di scegliere la via facile non dovrebbe nemmeno sussistere, di fronte al pianto degli innumerevoli che soffrono ogni giorno. Guide con doveri che, seppur non scelti, si sono presentati come diretta conseguenza della fama ricevuta. Si dia l’esempio e non ci si arrenda, come non si arrende chi, come gli operatori sanitari, lotta ogni giorno in prima linea, alla mercé dei cannoni.

Si è uomini, e gli uomini sbagliano. Gli uomini cadono al vizio, possono essere sopraffatti, ma hanno anche la capacità di comprendere i propri errori e agire di conseguenza.

Pubblicità

A maggior ragione, di fronte al CoViD-19, che non fa distinzioni di fama o ricchezza; che può colpire tutti da un momento all’altro, che può far soffrire davvero, anche se non lo si tocca con mano. Di fronte al virus non esistono distinzioni di classe. Che tu sia un cittadino comune o, al polo opposto, un calciatorebisogna rimanere a casa.

in evidenza