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Juventus, Sarri: “Il percorso da fare è ancora lungo”

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Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di SkySport commentando il match contro l’Inter. Queste le sue dichiarazioni riportate da TMW:

“Dybala? E’ una considerazione fatta ieri con lo staff. Perchè partire con Cuadrado alto ci lasciava fuori Dybala e Douglas e quindi senza una soluzione più difensiva. Partire con Douglas ci lasciava le due soluzioni: inserendo Danilo o giocarsi la carta Dybala”.

Quella di questa sera quanto si avvicina alla Juve che ha in testa? E quanto questa vittoria la avvicina al possibile scudetto?
“E’ una vittoria importante ma è chiaro che in questo momento ci sono ancora 12 partite da giocare, il percorso da fare è ancora lungo. La Juve si avvicina a quello che voglio io, stasera per qualità di gioco mi è piaciuta fra il primo e il secondo gol”.

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A centrocampo Juve più solida.
“Venivamo da una partita in cui la sensazione era di mancanza di energie nervose, di una squadra che si era un po’ appiattita e siamo andati a scegliere quei giocatori che in questo periodo in allenamento ci mostrano un livello energetico mentale e nervoso alto. Chiaramente sono scelte momentanee, fra 15-20 giorni la sensazione può essere diversa”.

Ramsey meglio da interno?
“E’ quello che sostiene anche lui. Lui dice che ha bisogno di vedere più campo per vedere i tempi di inserimento. Però c’è anche da dire che in questo momento, rispetto a quando faceva il trequartista, ha una condizione psicofisica diversa”.

Le prestazioni di Higuain e Dybala? De Sciglio ti ha fatto passare un momento di paura?
“Sì (sorride ndr) ma era scusabile perchè non ha fatto un minuto di riscaldamento. Higuain ha fatto una partita si sacrificio per la squadra, ha fatto una buona partita lontano dalla porta. Dybala quando entra in questi momenti della partita è un giocatore che può devastare la gara”.

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La difesa dell’Inter che non vi attaccava.
“Nel primo tempo hanno tentato spesso di venirci a prendere alti e probabilmente un po’ di energie le avessero spese. Dopo l’1-0 siamo andati in fiducia e abbiamo fatto 20 minuti ad alto livello e loro forse sono andati in sfiducia. Noi abbiamo concesso pochissime palle gol ad una squadra pericolosa come l’Inter”.

Che idea ti sei fatto di quello che è accaduto oggi e cosa può accadere in futuro?
“E’ difficile. Se c’è una categoria di persone che a me fanno paura sono i tuttologi. Io faccio l’allenatore e posso parlare di argomenti che girano attorno al calcio. Qui si entra in argomenti in cui la mia conoscenza è troppo limitata per avere un’idea precisa di cosa sarebbe giusto fare. L’unica cosa che mi sono domandato oggi è se è giusto togliere due ore di divertimento e di svago alle persone che sono bloccate in casa e far rischiare qualcosa a tutti gli addetti ai lavori. Non lo so perché non sono in grado di valutare i rischi reali, quelli li possono valutare solo le persone che hanno competenza”.

C’era paura?
“Non lo so. Ci vorrebbe una certezza sulla valutazione del rischio che le mie conoscenze non mi danno. Io faccio l’allenatore, mi sto adeguando, andiamo in giro per giocare a calcio quindi la sensazione della paura non ce l’hai. Poi quanto sia elevato questo rischio non lo so dire”.

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