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IN CONTROPIEDE – Chi è Lionel Messi? Alla scoperta del giovane pallone d’oro

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La premiazione del Pallone D’Oro 2019 mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. Eppure non ho mai avuto tempo di approfondire le caratteristiche e le qualità di questo ragazzo: Lionel Andrés Messi Cuccittini. Devo essere sincero, non lo conoscevo, non ne avevo mai sentito parlare ma dicono che sia bravo. Addirittura so che lo paragonano a Dybala – anche se lo trovo un tantino esagerato. Sta di fatto che mi sono deciso e dedicherò a lui questa seconda puntata di “In Contropiede“.

A soli 32 anni ha già sulle sue spalle la maglia numero 10 e la fascia di capitano sul braccio. Niente male per questo giovanotto, che durante le sue ultime stagioni si è particolarmente distinto. Le sue immense e innate qualità lo hanno portato a fare la differenza. È anche grazie a lui se il Barcellona ha vinto la Champions  per ben due anni di seguito. Rimangono nella storia le partite contro Liverpool e Roma, vinte rispettivamente 7-0 e 5-0. Non ha dato scampo agli avversari, segnando 6 su 12 goal tra quei due match.

Un giocatore che merita tantissimo. Addirittura recentemente è stato artefice di una magnifica rimonta contro l’Atletico Madrid, in Supercoppa. Vinta ovviamente dall’argentino e dalla sua squadra. Si è scontrato anche con il veterano Joao Felix, dopo un fallo commesso dal portoghese. È lui il degno erede di Cristiano Ronaldo, il giovane Leo Messi che i tifosi hanno già soprannominato La Pulce.

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Il suo palmarés già parla da sé. A soli 32 anni – 33 ad agosto – ha già vinto persino due Copa America. Dopo aver vinto praticamente tutto a livello individuale, sia con il club che con la nazionale, ora cerca di ripercorrere le orme della Joya e conquistare anche il Mondiale con l’Argentina. Il suo idolo è Paulo, ma ama soprattutto José Ernesto Sosa, ormai trentaquattrenne. Dal leggendario calciatore ex Napoli e Milan, Messi trae molta ispirazione; a tal punto da voler arditamente una sua maglia autografata. Ovviamente il talentuoso Sosa ha accolto le richieste del giovane Leo, presentandosi al campo di allenamento del Barça.

In conclusione, possiamo dire che questo ragazzo ha del talento. Però ha sicuramente tanto da imparare. Spero che la vittoria del Pallone d’Oro non lo porti ad adagiarsi sugli allori. Perché è vero che dopo Cristiano Ronaldo è stato l’unico a vincerlo; ma è anche vero che ha ancora tanta strada da fare. E a chi lo paragona al portoghese o allo stesso Dybala recita follie. Ma ancor di più lo fa chi, invece, pensa che possa arrivare ai livelli di José Sosa.

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