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Ecco il Napoli di Garcia: gli azzurri sono pronti a ripetersi in campionato

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Napoli
Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo aver dominato il campionato scorso, il Napoli è pronto a ripetersi per il secondo anno di fila nonostante il passaggio da Luciano Spalletti, diventato poi il Ct della Nazionale, a Rudi Garcia, che veniva dall’esperienza negativa in Arabia con l’AlNassr di Cristiano Ronaldo.

Oltre al tecnico di Certaldo, il club partenopeo ha salutato anche Cristiano Giuntoli, che non ha voluto perdere l’occasione di essere un nuovo dirigente della Juventus. Con uno dei soliti colpi di scena, Aurelio De Laurentiis ha poi annunciato Maurizio Meluso come erede dell’ex Carpi e per completare la squadra “scouting” formata da Micheli e Mantovani.

La rosa dopo il mercato

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In questa finestra di mercato, la società partenopea è una delle poche squadre che ha cambiato pochissimo rispetto all’ultima stagione. Infatti tra le cessioni illustri troviamo solamente il difensore coreano, Kim, trasferitosi al Bayern Monaco per una cifra vicina ai 60 milioni di euro.

Una ricca plusvalenza per la famiglia De Laurentiis, che ha fin da subito reinvestito con i vari riscatti di Simeone e Raspadori, per poi completare la rosa con gli acquisti di Natan dal Red Bull Bragantino per quasi 10 milioni di euro, di Jens Cajuste dal Reims per circa 12 milioni e il ritorno in prestito di Gollini, per poi concludere il mercato in entrata con l’arrivo di Jesper Lindstrom dall’Eintracht Francoforte, l’unico grande colpo estivo che il Napoli ha messo a segno per rimpiazzare Hirving Lozano, ceduto al PSV.

La mano dell’allenatore

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Come già annunciato nelle varie conferenze stampa, l’allenatore francese ripartirà dal lavoro svolto da Luciano Spalletti, quindi con il solito 4-3-3, che può diventare un 4-2-3-1 in fase offensiva, grazie anche ai vari inserimenti di Piotr Zielinski.

Rispetto allo stile di gioco dell’ex Napoli, il nuovo tecnico partenopeo, ha fatto notare fin da subito che vuole che i suoi uomini siano in grado anche di sfruttare al meglio gli spazi concessi dalla squadra avversaria, esaltando poi anche le grandi qualità di calciatori come Raspadori, come appunto successo già nella gara di Frosinone.

Come giocherà?

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Come già anticipato, il Napoli ripartirà dal 4-3-3 per difendere lo Scudetto che ha sul petto da squadre insidiose come Inter, Milan e Juventus. Davanti ad Alex Meret, la difesa è costituita da due terzini molto larghi, Di Lorenzo e Mathias Olivera(che sembra aver scalzato Mario Rui nelle gerarchie) e da due centrali molto fisici come il veterano Amir Rrahmani e il neo acquisto, Natan.

In mezzo al campo, nonostante l’esordio di Cajuste, non dovrebbero esserci moltissimi dubbi, anzi già nel secondo tempo della gara contro il Frosinone, complice anche l’ingresso di Anguissa, abbiamo notato come i partenopei siano andati totalmente ad un altro passo con Lobotka in fase di regia e il camerunense e Zielinski come mezze ali, creando occasioni su occasioni soprattutto per Osimhen.

In attacco invece c’è praticamente l’imbarazzo della scelta, ma Rudi Garcia intende proseguire principalmente con il tridente formato da Kvaratskhelia e Lindstrom sulle corsie esterne, pronti ad imbucare il capocannoniere della scorsa Serie A.

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L’uomo chiave

In questa stagione, nonostante i vari rumors delle scorse settimane di un possibile trasferimento in Arabia, l’uomo su cui farà affidamento il tecnico del Napoli sarà Piotr Zielinski.

Il polacco, come elogiato anche da Eusebio Di Francesco al termine della partita di sabato, con la sua grande capacità di lettura e le sue qualità tecniche può realmente mettere in difficoltà le difese avversarie, creando a sua volta anche una superiorità numerica in fase offensiva.

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Vedremo dunque se dopo alcune stagioni con alti e bassi, l’ex Udinese riuscirà a raggiungere la tanto attesa consacrazione con la maglia azzurra.

(Foto: LBDV)

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