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Le big sul mercato: come cambia il vertice della Serie A

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Quanto il vertice della Serie A sarà ridisegnato dai movimenti di mercato delle grandi? Analizziamo le operazione delle varie squadre nel dettaglio.

Le milanesi

Il Milan al momento è la regina del mercato, almeno in Serie A. I rossoneri a fronte della cessione super di Tonali al Newcastle (incasso di 80 M) hanno ridisegnato completamente la squadra: Loftus Cheek, Reijnders, Pulisic, Okafor, Samuel Chukwueze a breve anche Musah, tutti profili da 20M o giù di lì che regalano a Pioli alternative tattiche e qualità importanti. Sono andati via anche Brahim Diaz e Rebic.

L’ Inter ha perso Dzeko, Lukaku, Skriniar, Onana, ma ha acquistato Thuram, Frattesi, Bisseck, Cuadrado e Samardzic, ha un centrocampo di qualità super con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan a cui si sono aggiunti proprio i due nuovi ‘colpi’.

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Milano è nel bel mezzo di una rivoluzione tecnica, su ambedue le sponde, ma la sensazione è che le due squadre possano sicuramente dire la loro nella lotta al vertice del prossimo campionato. Le conferme di Leao e Maignan in quel di Milanello sono due grandi colpi poco pubblicizzati, per quelle che erano le premesse di inizio mercato. L’ Inter, invece, si tiene stretta la sua stella, Lautaro Martinez, cosa anche questa affatto scontata e banale.

La Vecchia Signora rivuole il Gran Ballo

Chi sembra indietro è la Juventus, ‘appesa’ alle cessioni decise ma ancora neanche abbozzate di Chiesa e Vlahovic, che conferma Rabiot e Pogba e prova con Giuntoli a piazzare quei colpi di prospettiva che dovranno tracciare la strada futura: Weah e Facundo Gonzalez saranno i sostituti di Cuadrado e Bonucci, la nuova linea societaria sembra aver messo il timbro su queste due operazioni. Ora si attende l’uscita di Vlahovic per portare a termine il colpo Lukaku, che si andrà ad assemblare a Milik e Kean in un reparto attaccanti affidabile. Anche qui, la sensazione è che ci sarà materia sufficiente da plasmare per competere per la vetta, tanto più dopo il ‘cadeau’ ricevuto dall’UEFA dell’esclusione dalla fastidiosa Conference League.

I Campioni in carica

Il Napoli Campione d’Italia in carica è al momento fermo, almeno in apparenza. È partito Kim, il fortissimo centrale coreano, ancora non sostituito, nonostante radio mercato accosti un giorno uno, un giorno l’altro degno erede. I veri ‘colpi’ stando al momento in cui si scrive, sembrano essere le conferme inattese ed insperate di due colonne, Piotr Zielinski e Victor Osimhen, prossimi a rinnovi imminenti.

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Andranno presi un centrale, due centrocampisti ed un’ala, in attesa di piazzare quel Lozano diventato un ‘peso’ un po’ ingiustamente e relegato ai margini della rosa, per ora. Quando i club capiranno che Bosman è un qualcosa che può dare e può togliere, che si può e si deve tranquillamente poter andare a scadenza ed onorare il contratto firmato, senza per questo provocare tensioni e dissapori, sarà sempre troppo tardi.

Roma non fa la stupida…

Le romane vanno a corrente alternata, un saliscendi tra l’ansia e le certezze: in casa Lazio Sarri si lamenta con Lotito, perché non è stato ancora rimpiazzato Milinkovic Savic, partito per i ricchi lidi sauditi. Mancano ancora quei due o tre acquisti richiesti dal tecnico toscano, la piazza rumoreggia per i ritardi sul mercato. Mentre la Roma zitta zitta implementa rosa e ambizioni: Ndicka, Aouar e Renato Sanches rappresentano innesti di qualità, serve una punta: saltato (?) Morata, si spera di chiudere l’affare Scamacca. I giallorossi hanno intanto blindato Paulo Dybala, fresco di rinnovo, Mourinho è stranamente tranquillo e il club sembra proporsi con rinnovato smalto ai nastri di partenza.

Ancora un mese al termine delle contrattazioni, di certo cambieranno tante cose, ma al momento questa è la situazione in casa delle sei grandi della Serie A. C’è chi sogna nuove vittorie, chi vuole difendere il tricolore, chi invece si lecca le ferite per gli errori passati: ognuna delle big del calcio nostrano ha sicuramente validi motivi per essere ancora protagonista sul mercato, da qui alla fine.

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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