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Angolo del tifoso

ANGOLO LAZIO – Un calciomercato da fare nei ritagli di tempo

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Sarri Lazio
Tempo di lettura: 3 minuti

Il ritiro è iniziato da tredici giorni, finirà tra quattro. La prima giornata di Serie A si giocherà tra meno di un mese. Un solo giocatore è stato acquistato, ma arriverà ad Auronzo solo tra oggi e domani (forse). Il calciomercato della Lazio è drammaticamente fermo.
Ma facciamo un passo indietro.

Sono tre gli eventi accaduti che accendono gli animi e fanno diventare il tifoso biancoceleste più esigente.
Inizia tutto dal secondo posto con conseguente piazzamento Champions e qualificazione al nuovo format della Supercoppa Italia. Tutto ciò ha garantito maggiori introiti rispetto alle solite sessioni di mercato che hanno alzato le aspettative. A questo proposito è bene ricordare che nella sessione di mercato corrispondente all’ultima partecipazione in Champions sono stati investiti oltre trenta milioni.
Anche l’addio di Tare è stato visto dall’ambiente come una liberazione. La liberazione in primis da certi modi di fare mercato ormai stantii dopo ben quindici anni con la conseguente convinzione che si sarebbe finalmente andati su giocatori meglio compatibili alle idee dell’allenatore.

Infine, la dolorosa cessione di Milinkovic è stata tollerata di fronte allo spettro della scadenza contrattuale, ma richiede la sostituzione pronta di un giocatore così fondamentale. Inoltre bisogna sottolineare che negli anni passati le cifre incassate dalle cessioni (di Correa, Anderson e così via) sono state sempre interamente reinvestite.
Quindi, sommando gli introiti del secondo posto alla cessione di Milinkovic, ci sarebbero almeno settanta milioni da investire sul mercato. Una cifra mai investita dalla Lazio in un solo anno.
Tutto ciò sembrerebbe protendere verso un calciomercato da leccarsi i baffi ma così, fino a oggi, non sembra proprio.

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Il metodo Sarri chiede tempo

Il tifoso della Lazio è preoccupato soprattutto per il metodo di lavoro di Sarri. Esemplificativi sono stati gli impieghi di Casale e Pellegrini. Casale arriva in ritiro l’8 Luglio scorso ma diventata titolare solo il 16 Ottobre, oltre tre mesi dopo. Pellegrini, allo stesso modo, arriva alla Lazio il 31 Gennaio ma giocherà da titolare solo l’ultima di campionato il 3 Giugno, oltre quattro mesi dopo. 

Per questo motivo non mi sarei mai aspettato che il nuovo assetto societario, senza la figura di Tare, avrebbe avuto tempi addirittura più lunghi. Mi sarei aspettato sicuramente giocatori da nomi non altisonanti, ma messi sin da subito a disposizione dell’allenatore. E’ lapalissiano che il vero plus di Sarri stia nel lavoro, che porta chi lo segue a performare oltre le proprie potenzialità. Senza acquisti appunto questa prima parte di preparazione si può addirittura considerare inutile se non per ricaricare le batterie.

L’ultimo punto che voglio toccare è quello delle priorità, tirato fuori da Lotito in un discorso inerente al mercato. Bisognerebbe chiedere al presidente secondo quale criterio l’acquisto di un “vice” Immobile sarebbe prioritario rispetto all’acquisto di giocatori in ruoli scoperti come il terzino sinistro e la mezzala.
Forse è proprio questa voglia di accentrare tutto da parte di Lotito la causa di questa lentezza. Come lui stesso ha dichiarato, dorme solo tre ore per notte ma sembra chiaro che il tempo da dedicare alla Lazio, tra una riunione in Lega Calcio e una seduta in Senato, è sempre più esiguo.

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(Foto: Depositphotos)

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