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FIGC, Gravina: “Mondiale? È una ferita ancora aperta”

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Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante il Social Football Summit di Roma, in merito anche all’eliminazione dell’Italia dal Mondiale in Qatar. Queste le parole raccolte da TMW.

“La ferita è ancora viva, una ferita che diventa particolarmente lacerante vista la mancata opportunità per i giovani di vivere un evento come i Mondiali. Quando si verificano eventi così negativi bisogna mantenere la lucidità e credere nel progetto nel quale sono state impiegate energie. Va dimostrata coerenza e rispetto per coloro che hanno dato un grande messaggio al Paese intero. Purtroppo nel calcio la memoria è sempre corta, a volte anche meno di una stagione. Il progetto ancora oggi è vivo, abbiamo avuto coraggio e la capacità di saper coltivare. Il vaso si è rotto quando abbiamo sbagliato i rigori con la Svizzera o nel gol con la Macedonia. Non abbiamo avuto paura di manifestare le nostre paure, abbiamo dimostrato di voler mettere insieme i cocci senza mascherare nulla e rendendo più bello quel vaso. Lo abbiamo fatto scegliendo la strada del rilancio. Il progetto deve aggregare i giovani, deve coinvolgerli”.

Cosa ci dice della possibile riforma delle liste?
“Le tempistiche devono essere immediate. Già dalla stagione 2023-24 dobbiamo dare risposte, sennò usiamo la politica del rinvio che non va bene. Dobbiamo agire in tempi rapidi con un confronto aperto e con senso di responsabilità, cominciamo a parlare di 6+6, poi 7+7 e 8+8. Per arrivare al mondiale del 2026 dobbiamo creare dei presupposti”.

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Cosa pensa del fuorigioco semiautomatico?
“La sperimentazione scatterà il giorno in cui la tecnologia sarà completa. Quando? Mi auguro già il 4 gennaio quando saranno chiusi i campionati del mondo”.

A che punto è l’ipotesi di candidatura a Euro 2032?
“L’impegno che chiediamo al Governo è di continuare a sostenere la candidatura per gli Europei del 2032. Chiamare la Meloni? No, io non chiamo nessuno. Devo solo sollevare un tema e il confronto ci sarà come c’è stato con il Governo Draghi. Entro il 15 novembre dobbiamo presentare una lettera d’impegno per la candidatura che sta ricevendo già tanti consensi”.

(Foto: sito ufficiale FIGC)

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