I nostri Social

Napoli

Tre cose su Napoli-Lazio

Pubblicato

il

tre cose su
Tempo di lettura: 3 minuti

Atto di forza. Alla Lazio un anno fa, nella prima partita de Le Bombe di Vlad al «Maradona», il Napoli ne aveva fatti 5. Ed anche alla prima giocata dopo la morte di Diego, in quel caso avversaria l’altra romana, era stata goleada. Nella serata delle grandi emozioni dunque le premesse c’erano tutte per una prestazione super. Ma il pallone è rotondo, la Lazio è squadra di qualità ed il Napoli arrivava a questa gara reduce da due sconfitte di fila, infortuni e positività al Covid. Un momento no, il primo della stagione, spazzato via da una prestazione superba in una gara dominata per 90 minuti e di fatto chiusa già nei primi 10. Una vittoria che porta con sé oltre ai 3 punti anche una nuova consapevolezza per i ragazzi di Spalletti. Per capire quanto questa squadra è diventata matura però, ci sarà da attendere adesso la trasferta in casa del Sassuolo. Un’altra gara da vincere.

Il vero Zielinski. Già 5 gol in stagione ma al polacco era mancata, fino alla partita con la Lazio, la grande prestazione. E’ arrivata nella serata dedicata a Diego Armando Maradona. Zielinski è stato un fattore, la sua posizione in campo ha fatto impazzire difensori e centrocampisti biancocelesti: corsa e qualità, immarcabile ed inafferrabile.

Guarda chi si vede. Il Napoli è un’orchestra. Quella con la Lazio è stata una partita perfetta dove tutti gli interpreti hanno giocato un ruolo di primo ordine. Certo, le copertine non potevano che essere tutte per Dries Mertens e non solo per la doppietta. Fuori copertina, però, altri due giocatori davvero determinanti sono stati Stanislav Lobotka e Mario Rui. Il primo da play basso, più Jorginho che Anguissa, ed il secondo pronto sempre a venire dentro il campo per offrire un facile palleggio. Hanno rappresentato la chiave del gioco del Napoli assieme a Koulibaly, primo regista, e Fabian Ruiz, pronto a trasformare ogni fraseggio in una occasione da gol. Ora, se il senegalese e lo spagnolo sono abituati a prestazione dal 7 in su, per Lobotka e Mario Rui una prestazione così rappresenta una piacevole sorpresa. Quella con la Lazio per loro può essere la partita della svolta.

Pubblicità

 

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

Pubblicità

in evidenza