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Napoli, la sfida di Spalletti e la strada in salita sul mercato

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Il Napoli di Spalletti sarà chiamato ad un vero e proprio miracolo sportivo: riagguantare la Champions League, a dispetto delle cessioni che sicuramente ci saranno. E ci dovranno essere, se si danno per buone le parole del presidente De Laurentiis nella conferenza stampa di ieri:

Nessuno è incedibile. Il Napoli ha 156 milioni di tetto ingaggi e non c’è altra alternativa che tagliare le spese eccessive, se si vogliono far quadrare i conti. Se si vuol rimettere il Napoli sul giusto binario, non esiste altra strada.

Parole e musica di Aurelio De Laurentiis, da 17 anni proprietario del club azzurro. Un’ammissione in piena regola, trasparente e chiara, senza giri di parole e senza fronzoli. Si è messo a nudo il patron partenopeo, lo ha fatto con chiarezza cristallina, a dispetto di chi, negli anni, lo aveva accusato di non parlare chiaro alla piazza. Questa volta lo ha fatto, non resta che prenderne atto.

A Spalletti sarà affidata un’impresa

A questo punto immaginare un Napoli competitivo senza i Koulibaly, i Fabian e forse anche i Mertens o gli Insigne, diventa impresa ardua. Il club azzurro aveva abituato i tifosi bene, perchè negli ultimi anni erano state respinte offerte altissime: i 105 per Kalidou Koulibaly, i 60 per Allan o i 50 per Hysaj. Tutte offerte documentate e certificate, rispedite al mittente, nell’ottica di perseguire un sogno, chiamato Scudetto.

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La pandemia ha rimpicciolito il Napoli, così come del resto tutti i club che non hanno potentati economici alle spalle o fondi di dubbia provenienza pronti a immettere denaro sonante per tappare i buchi. Il Napoli si amministra con autarchica parsimonia, con una gestione attenta ed avveduta. Si investe parte di quel che si incassa e soprattutto il budget per gli ingaggi dovrà essere riparametrato al fatturato complessivo del club. Ad oggi i 156 milioni di euro del monte ingaggi sono più di quello che il club fattura, per cui si rende necessaria una netta inversione di tendenza. A Spalletti sarà affidato il compito di riportare il Napoli in Champions:

L’obiettivo del Napoli è tornare in Champions.

Così De Laurentiis, tanto da far nascere spontaneo l’interrogativo: “Ma se bisogna cedere e comprimere i costi, allora come fare ad essere tra i primi quattro?”. Un po’ come volere la botte piena e la moglie ubriaca, hanno tuonato in molti, attenti ascoltatori, analizzando le parole del presidente. A Spalletti, dunque, l’arduo compito di riportare il Napoli sul palcoscenico più ambito. Una vera e propria impresa, se si considera che le rivali sono tante, con la Roma di Mourinho e la Lazio di Sarri che saranno agguerriti competitors delle milanesi e della Juve e con l’Atalanta che è sempre più solida.

Serve organizzazione sul mercato

C’è un solo modo per ottenere il risultato sportivo combinandolo con quello del bilancio: scegliere bene sul mercato. La capacità del club dovrà essere quella di rimpiazzare le colonne degli ultimi anni, depositari di contratti ormai fuori portata, con giovani calciatori in rampa di lancio e che costino la metà o anche meno di quelli che andranno a sostituire.

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Fuori un Kalidou Koulibaly che guadagna un contratto di 6 milioni a stagione (12 lordi) e dentro un Marcos Senesi, per esempio, che ne percepirebbe un terzo. Fuori un Mertens (ingaggio di 4,6 milioni, 9,2 lordi) e dentro una giovane promessa meno costosa (Kaio Jorge?), oppure ancora via Mario Rui e dentro un Gabriel Gudmundsson, terzino 22enne del Groningen dalla quotazione bassa ma dal futuro promettente.

E se arrivassero offerte per i Lozano, per i Manolas, per i Politano? Verrebbero prese in considerazione anche quelle, certamente. L’obiettivo e la grande sfida del Napoli saranno quelli di rimodellare una rosa che sia meno costosa ed onerosa, ma al tempo stesso che non scenda troppo di livello dal punto di vista tecnico, che assicuri un rendimento simile se non migliore. Non è una sfida facile, perchè per far questo serve una grande rete di scouting, un’organizzazione sul mercato capillare ed una velocità supersonica per andarsi a prendere quegli obiettivi, arrivandoci prima dei rivali. Ne sarà capace il Napoli?

FOTO: Twitter SSC Napoli

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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