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Spalletti ha firmato, nasce il nuovo Napoli: le prime idee sul mercato (INDISCREZIONE)

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“Luciano, te la senti di guidare il Napoli? Il prossimo anno non potremo sbagliare, dovremo tornare in Champions League”. Questo più o meno il discorso fatto da Aurelio De Laurentiis a Luciano Spalletti, che nelle prossime ore diventerà a tutti gli effetti il trainer del Napoli. Lunedì dovrebbe essere lo Spalletti Day con la presentazione ma intanto la firma è già arrivata, in tarda serata, coi legali al lavoro da 36 ore sui contratti redatti nelle ultime ore.

Chiacchierate reiterate, il piano mercato abbozzato, i discorsi sullo staff che dovrebbe comprendere anche l’ex Roma Pizarro. Tanti gli argomenti sul tavolo, sullo sfondo l’entusiastica accettazione del tecnico di Certaldo del progetto Napoli che gli verrà affidato per il prossimo biennio con vista sul terzo anno, opzione che il Napoli potrà esercitare entro giugno 2023.

LO STAFF – Spalletti porterà con sè nella sua nuova vita napoletana i suoi fidati collaboratori. Lo seguirà di certo il suo vice storico dai tempi dell’Empoli Marco Domenichini, mentre tra i collaboratori tecnici ci saranno Daniele Baldini e forse anche Alessandro Pane. Anche Pizarro sarebbe tra i prescelti del suo staff, costruito e arricchito in vista dell’avventura azzurra che dovrà riconsegnare il Napoli al calcio dei campioni, dopo la cocente delusione dell’ultima giornata del campionato ormai andato in archivio.

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IL CONTRATTO – Il Napoli e Spalletti hanno firmato questa sera un contratto biennale da 2,5 milioni di euro al primo anno e 2,8 milioni il secondo anno con ricchi bonus che potranno far lievitare l’ingaggio di Spalletti fino a 3,2 milioni di euro. L’obiettivo fissato è il ritorno in Champions, che vale 500.000 euro per il tecnico toscano, mentre ci sarebbe anche un incentivo per un Napoli in lotta per i tricolore.

IL PIANO MERCATO – Il Napoli dovrà abbattere il suo monte ingaggi di almeno il 25%, in lista di sbarco i soliti nomi: Koulibaly, Fabian, ma non si escludono sorprese. Potrebbe partire, a sorpresa, anche Dries Mertens che ha un paio di offerte da Stati Uniti ed Emirati. E’ ancora presto ovviamente, ma il discorso è già chiaro: se arriveranno offerte importanti il Napoli non può permettersi di lasciarle cadere.

Ci sono anche dei punti fermi, per Spalletti. Tra questi Manolas, Matteo Politano e Diego Demme che ha caratteristiche importanti per il gioco di Lucianone, ma anche Meret, Di Lorenzo, Osimhen, Lozano, Zielinski che nelle idee del Napoli sono i cardini da cui ripartire per il nuovo ciclo.

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Un capitolo a parte merita Lorenzo Insigne, che però conserva altissime possibilità di poter rinnovare e rimanere in sella, da capitano e napoletano. Spalletti ammira molto Lorenzo e conta di poterlo allenare, di poter ripartire dal suo talento e dal suo senso di appartenenza. Bisognerà sciogliere il nodo contratto, ma c’è tempo oltre che volontà reciproca di proseguire.

NUOVI INNESTI – A Spalletti non dispiacerebbe poter contare su Danilo D’Ambrosio, che ha lo stesso procuratore di Insigne. Il Napoli dovrà rinforzare le corsie esterne e D’Ambrosio suggerisce affidabilità e caratteristiche importanti. Ma i nomi che Spalletti avrebbe fatto a De Laurentiis, nella chiacchierata introduttiva, sono quelli di Emerson Palmieri e di Leandro Paredes.

Il Napoli dovrà comprare un terzino sinistro e Palmieri è seguito ormai da un anno da Giuntoli. I rapporti col Chelsea sono ottimi, come testimonia l’operazione Bakayoko che non verrà, però, riscattato. I canali col Chelsea sono, però, apertissimi e lo saranno ancor di più nei prossimi mesi per Emerson Palmieri, che potrebbe davvero riabbracciare Spalletti dopo l’esperienza romana proprio a Napoli, anche se non c’è ancora una reale trattativa.

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Il PSG è interessato, invece, a Fabian Ruiz e lo scenario potrebbe aprire un’autostrada per Paredes, che già a gennaio poteva trasferirsi in Italia, all’Inter. I francesi lo avrebbero anche offerto ai nerazzurri per Hakimi, ma il Napoli proverà a capire se ci sono i margini per portare Paredes agli ordini del suo nuovo allenatore, nel momento in cui il PSG si farà sotto per Fabian. Al Napoli e a Spalletti serve un regista, un calciatore che sappia trattare il pallone con cura, che lo sappia tenere tra i piedi e far girare il 4-2-3-1 si spallettiana memoria.

Un altro nome emerso nella chiacchierata per il ruolo di regista sarebbe quello di Axel Witsel, che però dovrà recuperare da un infortunio. Witsel è al Borussia Dortmund, ma il 32enne belga va a scadenza nel 2022 e potrebbe essere un’occasione di mercato per la prossima estate.

Idee, per lo più chiacchiere di gradimento, per ora. Ma intanto nella testa di Luciano, il nuovo Napoli, il suo Napoli inizia a prender forma. Perchè anche se il campionato è appena terminato, Spalletti non vede l’ora che inizi il prossimo.

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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