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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Nella tana del diavolo

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Dopo lo sciagurato pareggio in casa del Sassuolo e dopo aver ritrovato la vittoria nella gara casalinga contro il Bologna, il Napoli affronta il tabù trasferta nella complicata gara contro il Milan. I partenopei, mentre al Diego Armando Maradona hanno costruito qualcosa di buono in quanto a risultati, lontano da Fuorigrotta non riescono a trovare la vittoria da oltre due mesi.

La gara di San Siro, posticipo domenicale della ventisettesima giornata di campionato, capita proprio a fagiolo. Gattuso e i suoi, dopo aver preparato la gara per l’intera settimana (occasione più unica che rara dopo mesi di doppio impegno settimanale), hanno l’opportunità di invertire la tendenza e rilanciarsi in campionato.

I numeri di Milan-Napoli

La gara del Meazza sarà la centoquarantaseiesima sfida in Serie A, la metà delle quali disputate nella città meneghina. Insomma un classico del calcio italiano. Dei settantadue precedenti fin qui disputati, il bilancio dei risultati è a vantaggio dei padroni di casa, che si sono aggiudicati trentadue incontri, anche se gli azzurri si difendono bene, avendo collezionato ventisei pareggi e quattordici vittorie.

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Il risultato che non si registra da più tempo è proprio il segno 1. I padroni di casa non riescono ad avere la meglio dal 14 dicembre 2014, grazie al 2-0 maturato per le reti di Menez e Bonaventura. Riguardo ai partenopei, l’ultimo successo risale alla gara del 21 gennaio 2017. In quell’occasione, gli azzurri s’imposero 2-1, con un feroce uno due di Insigne e Callejon nei primi nove minuti di gara che la rete di Kucka, sul finire del primo tempo, e l’arrembante ripresa rossonera non riuscirono a ribaltare.

L’ultimo pari è quello della scorsa stagione, datato 23 novembre 2019 un 1-1 maturato grazie alle reti di Lozano e Bonaventura.

Il direttore di gara

A dirigere la delicata sfida con fischio d’inizio alle 20.45, è stato designato Fabrizio Pasqua, nocerino di nascita ma della sezione arbitrale di Tivoli. Tra i più stimati e preparati direttori di gara, nella scorsa stagione è stato insignito del premio quale miglior arbitro emergente nella massima serie.

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Fabrizio Pasqua, che per l’occasione sarà coadiuvato da Abisso nel ruolo di quarto uomo, riceverà assistenza al VAR dalla controversa coppia Mazzoleni-Paganessi. Con lui a dirigere, il Napoli ha trovato l’ultimo successo stagionale in trasferta contro l’Udinese, gara acciuffata sul finale da una rete di Bakayoko. Gli azzurri, complessivamente, nelle sette gare da lui arbitrate hanno collezionato quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte.

Milan e Napoli arrivano all’importante incontro incerottate, dovendo effettuare diverse rinunce. Pioli, tra l’altro, dovrà dosare le energie dei suoi, reduci dall’importante sfida in casa del Manchester ed in vista della gara di ritorno il prossimo giovedi.

Le scelte di Pioli

I rossoneri, al netto delle assenze, con molta probabilità si schiereranno col collaudato 4-2-3-1 davanti a Donnarumma a difesa dei pali. Per le maglie da difensori centrali potrebbe esserci ballottaggio a tre. Kjaer, mattatore nella gara di Coppa, sembra certo di una maglia, in compagnia presubimilmente di Tomori, in vantaggio su capitan Romagnoli, non al meglio. Sugli esterni bassi, Hernandez è recuperato e potrebbe partire dal primo minuto. In alternativa ci sarebbe Dalot, mentre a destra c’è ballottaggio tra Calabria, anch’egli alle prese con un fastidio, e Kalulu. In mediana incideranno Kessie e Tonali a supportare il trio di trequartisti. Proprio dietro la punta centrale, che sarà Leao, c’è qualche indecisione. Rebic e Calhanoglu sono recuperati, ma restano comunque vive le candidature di  Saelemaekers, Krunic e Castillejo, sempre che Pioli non voglia affidarsi dal primo minuto ai rientranti.

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La probabile formazione azzurra

In casa Napoli il livello di indecisione, al netto dei recuperi non a tempo pieno, è lo stesso. Gattuso inizialmente potrebbe affidarsi ad un più coperto e ragionato 4-3-3 e provare a sferrare l’attacco veloce a gara in corso.

Tra i pali, Ospina resta favorito su Meret. Davanti a lui non ci sono alternative. Viste le indisponibilità di Rrahmani e Manolas, i centrali saranno Koulibaly e Maksimovic. Sugli esterni Di Lorenzo occuperà la corsia di destra e, come sembra, Hysaj sarà ancora preferito a Mario Rui per presidiare l’out mancino. In mediana, Demme e Fabian Ruiz hanno imposto le gerarchie per equilibrio e quantità, supportati da un ottimo Zielinski. Anche per l’attacco scelte obbligate o quasi.  Lozano non recupera e Osimhen non è rischiabile dall’inizio, per cui spazio a Insigne, Politano e Mertens che, con ogni probabilità, farà da staffetta con il 9 azzurro.

Certamente la prospettiva di avere a disposizione Osimhen a gara in corso costituisce una buona alternativa per Gattuso, anche se questo stato di perdurante emergenza pesa oltremodo. Oggi più che mai, nonostante tutto, puntare ai tre punti è l’unica strada percorribile. Il futuro del Napoli passa per la vittoria e, in caso di risultato negativo, la storia più che complicarsi potrebbe chiudersi definitivamente nella tana del diavolo.

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