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Caso Suarez, CorSera: “Telefonate tra l’avvocatessa della Juventus e l’Università di Perugia”

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Come anticipato nella notte appena trascorsa, un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, svela la possibile indagine per corruzione nella vicenda legata all’esame per il certificato di B1, sostenuto all’università degli stranieri di Perugia da Luis Suarez, attaccante del Barcellona e nelle scorse settimane nel mirino della Juventus. Ecco quanto evidenziato dal quotidiano:

“Ci sono almeno tre telefonate tra l’avvocatessa Maria Turco (che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da sempre legale della Juventus) e il direttore generale dell’università Simone Olivieri che svelano la trattativa per far superare il test di italiano al calciatore del Barcellona Luis Suarez che la società bianconera voleva far giocare a Torino.

Su questo si concentrano gli accertamenti della Guardia di Finanza che indaga sul reato di corruzione, ma anche i controlli della giustizia sportiva per eventuali illeciti disciplinari”.

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Si parla di un mediatore: “È l’inizio di settembre quando un amico di Olivieri lo mette in contatto con l’avvocatessa Turco che lavora nello studio di Luigi Chiappero, da sempre legale della Juventus. Cominciano così una serie di telefonate per accordarsi sulle modalità di svolgimento dell’esame. L’esame per gli stranieri che dovevano conseguire il B1 era stato fissato per il 22 settembre, Ma proprio per favorire le richieste dell’avvocatessa che chiedeva di anticipare il test,e si è deciso di farlo svolgere il 17 settembre. Un esame “su misura” che però doveva comunque – almeno in apparenza – non sembrare dedicato esclusivamente a lui. E così altri quattro stranieri – messi in lista per il 22 – sono stati convocati per il 17 settembre e quel giorno hanno tutti sostenuto la prova, anche se solo Suarez avrebbe ricevuto in anticipo le domande e sarebbe stato preparato dai docenti Stefania Spina e Lorenzo Rocca facendogli imparare a memoria le risposte”. 

Ecco quale sarebbe stata la contropartita: “L’avvocatessa spiega a Olivieri l’intenzione di “dirottare” sull’università di Perugia tutti gli altri giocatori extracomunitari che avranno in futuro bisogno di sostenere l’esame di italiano per poter essere tesserati. E così ottiene da Olivieri la certezza che si farà tutto il necessario per risolvere ogni problema legato a Suarez. Quanto basta ai magistrati per ipotizzare il reato di corruzione e delegare ulteriori verifiche. Si tratta infatti di una “utilità” per l’ateneo, per questo la contropartita è stata contestata nell’informazione di garanzia al direttore generale. Adesso sarà lui a dover chiarire ogni passaggio, compresa la procedura d’urgenza che si è deciso di riservare al calciatore”. 

Sempre secondo quanto si legge sul Corriere della Sera: “Già nelle prossime ore i magistrati di Perugia segnaleranno la vicenda alla Procura federale che dovrà valutare se aprire un fascicolo per la contestazione di eventuali illeciti sportivi. E per verificare il grado di responsabilità delle persone coinvolte. In particolare si dovrà esaminare il comportamento dell’avvocatessa Turco e della Juventus che l’aveva incaricata di gestire la trattativa, per scoprire se la società fosse a conoscenza degli accordi stipulati – sia pur verbalmente – con l’ateneo”.

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Una vicenda dunque che sembra essere solo agli inizi.

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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