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Il romanzo fantasy su Koulibaly-City: Napoli contrariato e la deadline fantasma

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Sono ore calde per il Napoli, impegnato sul fronte cessioni. Oltre a Milik, promesso alla Roma, tiene banco la querelle Koulibaly. La chiamiamo così perché, a dispetto di tante voci che hanno riempito le pagine di giornali e talk di calciomercato, quella del senegalese è una vicenda più complessa di quel che si scrive.

Trattativa fantasma

Tra Manchester City e Napoli, al momento, non esiste una vera e propria trattativa. L’agente Fali Ramadani, tessitore e intermediario di questo affare, ancora mai davvero decollato, ha portato una proposta verbale al presidente De Laurentiis, ormai quasi un mese fa, offerta “verbale” che è stata rispedita al mittente perché ritenuta non congrua e non adeguata al livello del calciatore ed alle richieste del Napoli.

Poi solo silenzio. Ramadani ha trovato un accordo di massima coi citizens per il suo assistito, un quinquennale da 10 milioni di sterline a stagione. La sua intermediazione, però, si è arenata di fronte alla mancata comunicazione diretta tra Napoli e City, probabilmente dovuta a vecchie scorie relative all’affare Jorginho.

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Lo stallo è dovuto in parte a questo black out tra le due società, in parte alla mancata volontà del club di Manchester di alzare la prima offerta verbale, che oscillava intorno ai 60 milioni di euro.

La letteratura e il “romanzo fantasy”

Molti hanno scritto di affare bollente, di proposte ed offerte rifiutate continuamente dal Napoli. Da quello che la nostra redazione ha raccolto la verità sarebbe ben diversa: non è mai arrivata un’offerta ufficiale al Napoli per Koulibaly. Le offerte vengono inoltrate al club detentore del cartellino del calciatore attraverso la posta certificata. Ma la PEC a Castelvolturno non si è mai vista, su questo nessuno potrà smentire.

Anzi, il Napoli sarebbe molto contrariato rispetto alla fuga di notizie, alle chiacchiere a volte uscite anche senza costrutto sulla trattativa, molto “gonfiata” e mediatica ma poco concreta, almeno fino ad oggi, se guardiamo ai passi mai avanzati dal City, passi che avrebbero dovuto essere ben altri, se davvero i citizens fossero stati seriamente interessati al giocatore. Per come viene raccontata, la vicenda pare più un esercizio di fantasia che una vera cronaca dei fatti.

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Il City gioca a nascondino

La diligence del City sta tirando la corda, perché non ha finora avanzato una proposta vera e propria, con i crismi di un’offerta ufficiale, forse perchè non intende davvero spingersi oltre quella prima offerta appena abbozzata di 60 milioni, ben sapendo che il Napoli non si siederebbe nemmeno a trattare la cessione del forte centrale. Il tempo, intanto, passa e ogni giorno di più aumenta il pessimismo per una conclusione felice di un affare mai davvero decollato.

Le “pressioni” esterne

Tutto questo in uno scenario di pressioni “esterne” che non arrivano però dal calciatore, che è il diretto interessato e che, seppur lusingato e attratto dalla favorevole proposta economica, non punta e non punterebbe troppo i piedi. Kalidou a Napoli ci sta bene, non ha mai chiesto di andar via, anche se è chiaro ed evidente che, se l’affare col City non dovesse decollare nelle prossime ore, il club azzurro dovrà giocoforza rivedere la situazione contrattuale del senegalese. A questo, eventualmente, però si penserà poi. Quel che resta è la contrarietà del club azzurro, tanto che non è escluso che prima di domenica ci possa essere qualche dichiarazione ufficiale da parte della società sulla vicenda.

Non esiste una deadline

Si scrive da giorni che esista una deadline su Koulibaly. Una “linea della morte” (della trattativa) che viene spostata di ora in ora, di giorno in giorno. In realtà anche questa è una mezza verità, o bugia, che dir si voglia, perché il City non potrebbe imporre alcuna deadline al Napoli, che deve cedere, non comprare. Semmai, forse, potrebbe essere l’esatto contrario.

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Ma non ci soffermiamo troppo su questo particolare, perché farebbe parte della scrittura romanzata attorno al racconto di una vicenda che viene presentata come un qualcosa di necessario (per il Napoli) e obbligatorio. Ma necessaria, la cessione di Koulibaly, non è. E’ chiaro che se Kalidou dovesse rimanere, ci sarebbe un’ inevitabile ricaduta sulle strategie di mercato del Napoli, che deve pur sempre fare un mediano ed un’ala destra, come obiettivi minimi.

La strategia con la ipotetica conferma

Non potendo disporre del denaro proveniente dalla cessione di Koulibaly, per il Napoli sarebbe impossibile sferrare l’assalto a Jordan Veretout e Jeremie Boga, quelli che nelle intenzioni sarebbero i colpi che il Napoli farebbe esplodere nel caso incassasse quanto richiesto dal City. Ma questo non significa che il club azzurro non andrebbe lo stesso a coprire le richieste di Gattuso, attraverso prestiti con diritto di riscatto oppure operazioni low cost che, nell’ultima settimana, potrebbero presentarsi attraverso occasioni interessanti e, ad ora, anche insperate.

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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