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Da campione a campione: l’immagine dell’infermiere ‘vestito’ da Koulibaly fa il giro del web

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Fa parte del loro mestiere salvare le vite ed alleviare le sofferenze dei malati. Eppure commuove l’impegno, oltre ogni limite fisico e psicologico, che medici ed infermieri di tutto il mondo stanno mostrando nell’intento di arginare la viralità di un mostro invisibile che è il Coronavirus.

Appare quasi eroico il loro coinvolgimento in questa battaglia, anche se, nel concreto, non si discosta da ciò che hanno sempre fatto in corsia, magari con rischi e ritmi minori.

In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, non mancano iniziative da parte di diversi medici e infermieri volte ad ‘esorcizzare’ questa fase drammatica. Tanti sono coloro che hanno personalizzato le proprie ‘divise da combattimento’ con i nomi ed i numeri dei propri idoli calcistici.

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Sta facendo il giro del web, tra le altre, la foto di Nicola Bianco, infermiere napoletano emigrato da sei anni a Milano, che si è decorato la propria tuta protettiva con un semplice ‘Koulibaly 26’.

La foto apparsa sul profilo Instagram di Ablay Koulimero, fratello di Kalidou

“Sono quasi sei anni che lavoro a Milano e da due anni lavoro in un istituto geriatrico – dice l’infermiere ai microfoni di IamNaples.it -, nelle famose RSA che sono messe abbastanza male. L’iniziativa è nata dai miei colleghi, un mio amico sardo ha scelto Nainggolan che con grande sensibilità ha “ripostato” la foto. Un altro mio amico ha pubblicato la foto di Romagnoli, anche lui ha dato visibilità al gesto e allora mi son detto di farlo anche io perché sono un tifoso del Napoli”.

Un gesto arrivato allo stesso difensore franco – senegalese che ha mostrato tutta la sua ammirazione via social. Un campione del rettangolo di gioco che applaude ad un campione del quotidiano.

E non si tratta di scontata retorica. Perché, in certi momenti, anche un piccolo gesto può regalare un sorriso, speranza, bellezza, proprio come un gol al 90esimo.

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