I nostri Social

Esclusive

In campo con Garbo – L’analisi della 26ª giornata

Pubblicato

il

Daniele Garbo
Tempo di lettura: 3 minuti

Il campionato di Serie A è arrivato alla sua ventiseiesima giornata. E come ogni settimana arriva il consueto appuntamento con il nostro editoriale “In campo con Garbo”, dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, affrontiamo i temi più scottanti della giornata di campionato appena trascorsa.

Direttore, cosa succede tra Antonio Conte ed il Napoli?

“Bhe diciamo che forse il mercato di gennaio ha lasciato qualche scoria. Forsa Conte si aspettava che Kvicha Kvaratskhelia fosse rimpiazzato in maniera più degna. Lecito cederlo a quelle cifra, ma sostituirlo con Okafor diciamo che non è proprio il massimo della vita.

Poi ci metti che la squadra ha perso ben sei punti da una situazione di vantaggio tra Roma, Udinese e Lazio, la clamorosa sconfitta di Como ed ecco che affiora il nervosismo. Ora c’è da concentrarsi su un match decisivo che può dare e togliere tanto.

Pubblicità

D’altro canto però dobbiamo dire che Conte deve spiegare ai tifosi come mai Lukaku, il più pagato della rosa, non segna. E pure lo ha voluto lui a tutti i costi”

Come ci arriva l’Inter?

“C’è da dire che mancano comunque dodici partite alla fine del torneo che sono un eternità. In ogni caso l’Inter ci arriva un pò in affanno ma con una rosa costruita per saper far fronte a questi momenti difficili. Hanno passato il turno in Coppa Italia e arrivano al Maradona con i favori del primato riacquisto.

Sarà una bella partita, anche se devo ammettere che conoscendo Conte avrà fatto di tutto per mettere del veleno in corpo ai suoi giocatori, ma l’Inter potrebbe avere l’antidoto grazie ad un super Lautaro Martinez che sembra non avere alcuna intenzione di fermarsi qui.”

Pubblicità

Passiamo al Milan: Dopo la sconfitta con il Torino, Coincecao sembra avere le ore contate. Quale futuro vedi per il Milan?

“Ho trovato scellerato il modo di schierare in campo la squadra da parte del tecnico portoghese. Quattro calciatori offensivi che non fanno la fase offensiva, significa giocare con quasi quattro uomini in meno. Una cosa avvilente.

Credo che questi potrebbero essere gli ultimi mesi di Coincecao sulla panchina del Milan che deve assolutamente ripartire da un nome forte, e soprattutto da una dirigenza degna di questo nome. Rivalutare assolutamente l’operato di Ibrahimovic che mi sembra davvero che sia stato molto discutibile fino ad oggi.”

La Roma è definitivamente rinata grazie a Claudio Ranieri. Siamo davvero sicuri che la sua storia con la panchina giallorossa finisca a giugno?

“Non lo so. Conoscendo Ranieri direi che sicuramente gli ha sfiorato il pensiero di rimanere per avviare il nuovo ciclo giallorosso. Quanto a questa stagione è riuscito a riaprire i giochi per quanto riguarda addirittura la zona Europa. La squadra lo segue ed ha ritrovato una sorprendete continuità.

Pubblicità

Domani è previsto il recupero del match tra Bologna e Milan e incredibilmente, nessuno l’avrebbe mai detto non appena due mesi fa, la Roma assiste a questo match in poltrona da spettatore interessato”.

La Juventus vince ancora ed è in piena lotta per la qualificazione in Champions League. Stiamo finalmente vedendo la Juventus targata Motta?

“La Juventus da finalmente la sensazione di essere una squadra solida che segue la linea segnata dal suo allenatore. Il nuovo giovane corso bianconero comincia a prendere forma, con Thiago Motta che sta correggendo il tiro dopo aver capito di aver fatto alcuni errori.

I bianconeri grazie anche all’ultima vittoria ottenuta contro il Cagliari hanno allungato a ben sei risultati utili la striscia positiva. Unica nota negativa di queste settimane è la clamorosa eliminazione dalla Champions League ad opera di una squadra di livello inferiore ai bianconeri.”

Pubblicità

La zona salvezza sembra non riguardare più squadre come Udinese, Torino e Genoa. Due posti su tre sembrano già assegnati a Monza e Venezia. Quale altra squadra potrebbe raggiungerle?

“La lotta per la retrocessione si è ridotta a quattro squadre per un posto. Empoli, Verona, Lecce e Cagliari. Le ultime due citate sembrano avere qualcosa in più rispetto alle altre due a livello di rosa e quindi credo che alla fine ne usciranno.

Quella messa peggio mi sembra l’Empoli che dopo un ottimo inizio ha smarrito se stesso ed ha inanellato una serie di risultati negativi che l’hanno fatto cadere nel baratro.

Permettimi di aggiungere una cosa sul discusso rigore di Lecce Udinese. A parte la discutibilità della concessione del penalty da parte del Var, ma è assolutamente da condannare il comportamento di Lorenzo Lucca che ha rischiato di andare contro l’interesse della sua squadra agendo solo nel ed esclusivamente per il suo interesse personale.

Pubblicità

L’allenatore friulano ha fatto benissimo a metterlo fuori subito. Questo dimostra come questi calciatori abbiano bisogno prima che di lezioni di tattica e di tecnica di lezioni di comportamento e di come si debba essere un calciatore di Serie A a tutti gli effetti.”

(Foto LBDV)

Pubblicità
Pubblicità

in evidenza