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Joe Barone, fiorentino d’adozione

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Joe Barone Fiorentina
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Nella giornata di martedì 19 marzo ci ha lasciato all’età di 57 anni Giuseppe “Joe” Barone, direttore generale della Fiorentina.

A comunicarlo è stato lo stesso club viola con una nota pubblicata sui propria social, con tutto il mondo del calcio che si è stretto attorno al cordoglio della società toscana e della famiglia Barone.

CHI E’ STATO JOE BARONE?

Nato a Pozzallo il 20 marzo 1966, il calcio è sempre stato tra le passioni di Joe che fin da bambino ha giocato nella squadra della sua città. A otto anni è poi arrivato un grande cambiamento, con il trasferimento della famiglia Barone negli Stati Uniti, più precisamente a Brooklyn, dove Giuseppe è cresciuto e ha portato a termine gli studi.

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L’amore per il pallone l’aveva però portato con se, giocando prima nel quartiere italoamericano e poi al St. Francis College. Proprio grazie a questa passione Barone ha conosciuto Commisso, venuto ad assistere ad una gara tra il college cattolico e la Columbia University, università in cui ha studiato il presidente viola.

Da qui il sodalizio tra i due uomini non si è più interrotto, con Commisso che ha portato Barone prima in Mediacom e poi nella dirigenza dei New York Cosmos, squadra di cui Joe è stato vicepresidente dopo l’acquisizione delle quote di maggioranza da parte dell’attuale presidente viola nel 2017.

L’ACQUISTO DELLA FIORENTINA

Se l’acquisto della Fiorentina da parte di Commisso risale all’estate 2019, la presenza di Barone al Franchi era arrivata già a maggio di quell’anno, nell’ultima gara della stagione che vedeva contrapposta la Viola al Genoa.

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La gara era finita con uno scialbo 0-0 ma la presenza sugli spalti dell’allora dirigente dei Cosmos aveva fatto intuire l’imminente cessione.

Un mese più tardi da quella stessa gara proprio Barone, nel ritiro di Moena, si spostava tra gli spalti per far parlare i tifosi al telefono con Commisso, con il Ti passo Rocco che in quell’estate divenne un appuntamento fisso per chi andava ad assistere agli allenamenti della Fiorentina.

IL CALCIOMERCATO

Nuovo ad operare in un contesto come quello di Firenze, il neoarrivato Barone si affiancò di un ben più esperto Pradè per portare avanti il calciomercato dei viola.

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Fu lui in tempi non sospetti a notare un giovane Italiano nel corso di un Trapani-Catania di Serie C, oltre che ad avere un ruolo fondamentale nell’accordo con Gattuso, tanto voluto da Commisso.

Sotto la sua gestione la Fiorentina ha saputo da un lato vendere bene, incassando le due maggiori plusvalenze della storia viola, mettendo al contempo a segno l’acquisto più costoso mai fatto dai toscani (27 milioni per Nico Gonzalez), spendendone anche 20 per Amrabat e 15 per Dodo.

LA BATTAGLIA PER LO STADIO…

Dopo che nel giugno 2020 era stata bocciata la demolizione del Franchi, un gruppo di tifosi si era recato sotto lo stadio con tanto di ruspe e striscioni pro abbattimento.

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In tale contesto lo stesso Barone era intervenuto in prima persona, annunciando al megafono che se la legge non fosse cambiata la Fiorentina avrebbe costruito il nuovo stadio altrove.

… E IL VIOLA PARK

Barone è stata una figura chiave nella realizzazione del Viola Park, instaurando sin da subito un rapporto stretto in prima persona con il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.

In estate era inoltre arrivato con un Ape tutta viola, con la quale aveva girato anche per la vie del centro di Firenze.

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Carattere forte e spigoloso, decisionista, dai modi spicci e bruschi, ironico e senza peli sulla lingua, il calcio italiano piange la scomparsa di un grande dirigente e di un grande uomo.

(Foto: Depositphotos)

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