I nostri Social

News

“In Italia non ci sono giovani”: ma è davvero così?

Pubblicato

il

Mancini Italia Nazionale
Tempo di lettura: 5 minuti

Spesso si sente dire che non ci sono giovani di talento in Italia, che i bambini non giocano più per strada come facevano un tempo, che le scuole calcio non preparano più i ragazzi come una volta. Al di là di tutti questi luoghi comuni però i talenti del nostro paese ci sono eccome e lo hanno anche fatto vedere, alzando trofei o portando a casa grande prestazioni, dimostrando come non per forza bisogna cercare elementi per la Nazionale in Sudamerica.

Tra i vari successi da annotare ci sono sicuramente quelli dell’Under20, classificatasi seconda nel Mondiale di categoria disputato lo scorso giugno in Argentina e l’Under19, vincitrice dell’Europeo giocatosi a Malta qualche settimana fa. E’ andata peggio all’Under17 e all’Under21, entrambe eliminate ai gironi, ma nonostante ciò anche queste due selezioni hanno messo in mostra vari talenti che il CT Mancini potrebbe integrare, ora o in futuro, in prima squadra. Vediamo i più interessanti.

UNDER 17

Tommaso Martinelli

Pubblicità

Classe 2006, Tommaso Martinelli è uno dei prospetti più interessanti del vivaio della Fiorentina. Il giovane è l’ennesima dimostrazione di come l’Italia sforni sempre portieri ricchi di talento, con il ragazzo che, nonostante un Europeo disastroso dei suoi, si è messo in luce mostrando tutto il suo talento. Chissà che Vincenzo Italiano non possa cominciare ad integrarlo con la prima squadra a partire dalla prossima stagione.

Mattia Mannini

Anche lui 2006, Mattia Mannini dimostra come il vivaio della Roma sforni sempre ottimi centrocampisti. Il ragazzo è stato uno dei migliori dell’intera selezione di Corradi, prendendo le redini del centrocampo e mettendo anche a segno due reti nell’ultima gara del girone. Insomma un altro giovane di prospettiva che Mourinho potrebbe lanciare tra i grandi.

Pubblicità

UNDER 19

Cher Ndour

Il talento del Benfica, passato questa estate al PSG, non è stato forse uno dei più decisivi nell’Europeo di categoria, ma sicuramente è uno di quelli con margini di crescita più ampi. Il classe 2004, a segno nella gara d’esordio contro Malta, dovrà essere ora bravo a rispettare le aspettative, in un ambiente come quello parigino dove sicuramente non sarà semplice crescere.

Giacomo Faticanti

Pubblicità

Impiegato anche con l’Under20, Giacomo Faticanti si è messo maggiormente in luce con l’Under19. Il ragazzo della Roma in estate potrebbe cambiare squadra, ma intanto ha dimostrato ottime qualità che hanno attirato anche le attenzioni del Barcellona tra le altre, dimostrando come il 2004 sia uno dei talenti più interessanti del panorama nostrano.

Samuele Vignato

Autore di due reti nel corso dell’Europeo, Samuele Vignato ha dimostrato tutto quel talento che purtroppo non ha avuto occasione di mettere in luce con il Monza. Il classe 2004 ha infatti disputato con i lombardi solo 5 gare in Serie A, riuscendo comunque a mettere a segno un assist. Chissà che le ottime prestazioni avute con l’Under19 non possano spingere mister Palladino a dargli più spazio.

Pubblicità

Francesco Pio Esposito

Terzo dei fratelli Esposito, Francesco Pio appare il più talentuoso della famiglia. Il classe 2005, impegnato pure con l’Under20, ha mostrato tutte le sue doti in fase realizzativa, mettendo a segno anche un fantastico gol di tacco e contribuendo alle reti dei compagni. L’Inter punta forte su di lui e dopo aver prolungato il suo contratto ora lo girerà in prestito allo Spezia, per permettergli di farsi le ossa tra i grandi. Chissà che non possa essere lui il prossimo numero nove della Nazionale.

UNDER 20

Sebastiano Desplanches

Pubblicità

Miglior portiere del Mondiale Under20, Sebastiano Desplanches ha fatto vedere come il Milan abbia sbagliato a non puntare su di lui. Il giovane, uscito proprio dal vivaio dei rossoneri, era stato ceduto al Vicenza, con le ottime prestazioni avute in Nazionale che hanno permesso al ragazzo di giungere al Palermo. Per il 2003 inizia ora una nuova sfida, con il nativo di Novara che cercherà di rubare il posto a Pigliacelli e prendersi la titolarità nei rosanero.

Cesare Casadei

Quando venne ceduto al Chelsea per 20 milioni molti si lamentarono del prezzo gonfiato, ma Cesare Casadei nell’ultimo Mondiale ha dimostrato di valere tutti i soldi spesi dai blues. Vincitore del titolo di miglior giocatore e capocannoniere della competizione Under20, con 7 gol segnati, ora il ragazzo tornerà alla base, anche se probabilmente partirà ancora in prestito per farsi le ossa. Devastante in fase offensiva, il centrocampista è sicuramente uno dei più pronti tra i tanti citati, con Mancini che già a settembre potrebbe valutare di lanciarlo.

Pubblicità

Tommaso Baldanzi

Il giovane dell’Empoli è già una certezza nonostante la precoce età, con il classe 2003 che dopo l’ultima stagione è diventato una certezza nella squadra toscana. In Nazionale ha messo a segno solo due reti ma sicuramente è stato uno dei trascinatori della selezione Under20, dimostrando come sia già un passo avanti rispetto ai pari età. Ora per lui è arrivato il momento di fare il grande salto e di affermarsi, sia con il club che con la Nazionale.

Simone Pafundi 

Prima Pafundi e poi tutti gli altri” disse una volta Roberto Mancini. Al classe 2006 il talento sicuramente non manca, anche se deve ancora trovare la costanza. Al Mondiale Under20 il ragazzo di Monfalcone era partito inizialmente titolare, per poi perdere il posto nelle gare successive. Resta sicuramente impressa la rete decisiva su punizione contro la Corea del Sud, anche se il giovane deve ancora trovare quella continuità che neanche l’Udinese è riuscito a dargli. Con i friulani fin qui solo 99 minuti in Serie A, con il club che nonostante la grande considerazione per il trequartista continua a non farlo giocare.

Pubblicità

UNDER 21

Fabiano Parisi

Tra i vari talenti di cui si potrebbe parlare vogliamo porre l’accento su Fabiano Parisi. Appena passato alla Fiorentina, l’ex Empoli ha fatto vedere tutte le sue doti sulla corsia sinistra, segnando anche una rete contro la Svizzera. Purtroppo l’avventura degli azzurrini si è conclusa dopo tre gare, ma il 22enne ha mostrato perchè su di lui ci fosse anche la Juventus. Su quella fascia c’è un inamovibile Di Marco, ma il classe 2000 potrebbe dargli filo da torcere negli anni.

Come abbiamo visto, i talenti nel nostro paese non mancano sicuramente. Quello che manca invece è la voglia da parte dei club di assumersi un rischio e di lanciare questi ragazzi, preferendo spesso calciatori stranieri a fine carriera che un giovane del proprio vivaio. Al di là di tutte le norme che la FIGC potrà approvare il cambiamento deve arrivare dalla base, dalle società che piuttosto che andare a monetizzare un giovane, oppure mandarlo continuamente in prestito, devono trovare il coraggio di dargli fiducia, anche nel caso in cui dovessero sbagliare le prime partite. Solo così potremmo tornare veramente competitivi nelle grandi manifestazioni.

(Foto: Depositphotos).

Pubblicità

Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitchTikTok

 

Pubblicità

in evidenza