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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Milan, get back

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Tempo di lettura: 4 minuti

Il Milan si qualifica ai quarti di finale di Champions League e cosi la celeberrima musichetta continuerà a suonare ancora per un turno. Dopo il pareggio a reti inviolate a Londra, i rossoneri passano ai quarti, forti del gol di vantaggio segnato a San Siro all’andata. La partita del New White Hart Lane sancisce un ulteriore step per la formazione di Pioli, che regge l’aggressività degli Spurs e sfiora diverse volte il gol del vantaggio, più che rischiare di subirlo. Essere fra le prime otto squadre d’Europa, da’ tutto un altro significato alla stagione in corso e offre scenari rosei per quella che dovrà esserci. Solo un mese fa, superare questo turno sembrava impossibile, ma lo stratagemma del terzo centrale sicuramente sta funzionando. Molto bene.

La partita

Il Tottenham preferisce un approccio guardingo e lascia l’iniziativa al Milan, cercando di lavorare più che altro sul recupero alto del pallone. La gestione rossonera è ordinata e di personalità, così si evitano pericoli nella prima mezz’ora di gioco. Anzi, le prime vere occasioni sono rossonere: al 14′ bellissima azione in verticale a liberare Theo sulla catena sinistra, la rifinitura finale per Giroud viene chiusa in extremis da Romero. Al 17′ un ottimo schema su calcio di punizione libera Messias al tiro sul piede destro, ma il brasiliano non centra lo specchio. Ancora Junior al 30′, rientra stavolta sul mancino ma impatta male. Azione interessante del Tottenham al 36′, creata grazie all’inserimento centrale di Emerson, che torna fuori per Kane, il cui tirocross viene deviato e costringe Mike all’intervento di piede. I padroni di casa non dominano e il Milan mantiene ordine in campo.

Il secondo tempo

Inizia la ripresa e il Milan costruisce immediatamente una doppia occasione importante: prima Brahim viene chiuso da un bell’intervento di Forster, poi la volée di Rafa non trova nessuno pronto a intervenire in area. Rispondono i padroni di casa con Højbjerg, che entra in area e cerca la potenza sotto la traversa, trovando le mani di Maignan che si rifugia in corner. Al 66′ break di Diaz, che manda al tiro Leao. Un minuto più tardi i ruoli si invertono, Brahim riceve da Rafa ma esita troppo a calciare, la palla arriva a Olivier che di sinistro trova ancora Forster. Minuto 71′, Malick lancia in profondità Leão, che calcia alto dopo aver seminato la difesa. Enorme occasione per Tonali all’84’, ma anche lui viene murato sul tentativo a botta sicura, servito ancora da Rafa. Nei minuti di recupero Maignan compie la prima vera parata della serata, a negare il gol al colpo di testa di Kane, e sulla ripartenza seguente Origi viene fermato dal palo. Sono gli ultimi sussulti di una grande notte. 

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Testa al Campionato

I novanta minuti sono stati un concentrato di spirito di sacrificio, di unione e di volontà di raggiungere l’obiettivo: per la quinta volta nelle ultime sei partite la porta rossonera resta inviolata per merito di una difesa solida e di un Maignan decisivo nel finale sull’unica occasione concessa a Kane. Proprio la retroguardia, dopo qualche sbavatura a Firenze, torna a imporsi in tutta la sua solidità in una notte in cui Kalulu, Thiaw e Tomori alzano il muro lasciando le briciole al tanto temuto attacco del Tottenham. Detto questo, se il reparto difensivo è quello che offre più sicurezze, certo bisogna lavorare sodo per migliorare la resa del reparto offensivo. In Champions League, non si possono sprecare quattro occasioni da gol nitide, a maggior ragione se in trasferta. In una competizione così avvincente, durante la quale nessun avversario si arrende mai, fare gol diventa prioritario. Di conseguenza, non si possono accettare prestazioni come quelle di Leao, assente per tutta la partita. Il portoghese deve cominciare a dare buone ragioni, per convincere la proprietà a pagargli lo stipendio che chiede per rinnovare. Applausi a scena aperta per Theo, Giroud, Tomori e il solito Maignan. Tutti in attesa adesso. La palla passa al sorteggio del 17 marzo che stabilirà la prossima avversaria. Si torna, invece, al campionato: lunedì arriva la Salernitana a San Siro, e vogliamo ancora questo spirito.

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