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Serie A: alla ricerca del calcio perduto

Editoriale LBDV Prima Pagina
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Venghino signori venghino. Sul primo binario è in partenza la serie A più sgangherata della storia. Che campionato sarà? Bella domanda. Possiamo garantire che sarà il solito campionato con i soliti problemi: livello tecnico modesto, la lotta per lo scudetto (forse) incerta come nell’ultima stagione, gli stadi mezzi vuoti, le partite trasmesse da una piattaforma streaming da denuncia ai probiviri e via dicendo.

Il calcio italiano è sempre lo stesso, nessuno dei numerosi problemi che lo affliggono è stato, non diciamo risolto, ma neppure affrontato. Insomma il Titanic sta affondando e l’orchestra continua a suonare il solito motivetto decadente.

Nel frattempo tutti i principali campionati europei sono già partiti, mentre la serie A pare un torneo minore. La Premier League è di un altro pianeta, la Bundesliga e la Liga spagnola sembrano un po’ più vicine, la Ligue 1 francese forse è l’unica a essere al nostro livello. Col piccolo, tutt’altro che insignificante particolare, che i francesi sono campioni del mondo in carica, mentre noi guarderemo i prossimi Mondiali in Qatar in televisione, per la seconda volta consecutiva.

Già, i Mondiali in un paese dove il calcio non esiste. L’ultimo capolavoro lasciatoci da Blatter, il poco rimpianto presidente della Fifa.

Un Mondiale che si disputerà tra il 21 novembre e il 18 dicembre, giorno della finale, e che ha rivoluzionato tutti i calendari dei campionati nazionali, come non era mai accaduto prima.

In Italia l’ultima giornata prima della sospensione è in programma il 13 novembre, mentre il campionato riprenderà il 4 gennaio. Quasi due mesi di sosta, durante i quali i calciatori italiani guarderanno i loro colleghi lottare per un titolo che a noi manca da 16 anni.

Una serie A dunque spezzata in due tronconi con conseguenze imprevedibili: quale sarà l’atteggiamento dei giocatori stranieri all’avvicinarsi del Mondiale e soprattutto in quali condizioni torneranno a giocare nel nostro campionato dopo Natale? Domande alle quali nessuno è in grado di dare una risposta.

Forse si può dire che mai come in questa stagione potrebbero risultare decisivi i calciatori italiani, che, a parte le vacanze alle Maldive, avranno ottimi motivi per mettersi in mostra.

Per chi si aspetta un pronostico sulla serie A, possiamo pure provarci. Ma con molte incognite e altrettanti dubbi. A cominciare dal fatto che il calcio mercato si concluderà il 1° settembre, cioè dopo quattro giornate di campionato. Praticamente una follia.

Oggi come oggi, a pochi giorni dal via, non abbiamo certezze. L’Inter sembra essersi rafforzata col ritorno di Lukaku, ma è stata molto poco convincente nelle ultime amichevoli. E bisognerà capire se Skriniar partirà o no.

Il Milan ha fatto una campagna acquisti priva di grandi nomi, ma ha continuato sulla scia degli ultimi anni, scegliendo di investire sui giovani. Una politica che ha pagato eccome, visto che i rossoneri hanno vinto l’ultimo scudetto.

La Juventus ha preso Di Maria, grandissimo giocatore di 34 anni, alle prese con un Mondiale di cui l’Argentina è una delle favorite. Poi è tornato Pogba, che si è subito fermato per un problema al menisco. Niente intervento e terapia conservativa, la decisione del giocatore poco gradita dalla società. L’impressione è che in questo momento la Juve non sia più forte di quella dello scorso anno, avendo perso Dybala, Morata, De Ligt (rimpiazzato da Bremer, con quali risultati lo vedremo), Chiellini e Bernardeschi. Senza considerare che Bonucci ha un anno in più. Vederla tra le favorite nella corsa allo scudetto pare un tantino azzardato.

Il Napoli è alle prese con un drastico ridimensionamento del monte ingaggi e, di conseguenza, delle ambizioni. Ora come ora la squadra di Spalletti sembra fuori dalla lotta Champions. E Spalletti non pare tranquillissimo. 

La zona Champions dovrebbe essere invece ampiamente alla portata della Roma, forse la squadra che si è rafforzata in maniera più logica e razionale. Dybala è stato un grande colpo, Wijnaldum garantisce forza ed esperienza al centrocampo, se arriverà almeno un difensore di peso, la squadra di Mourinho potrebbe essere la mina vagante del campionato.

La Lazio sembra meno competitiva, a meno che Sarri non sia attrezzato per i miracoli.

Poi ci sono Atalanta e Fiorentina, in cerca dell’Europa più o meno nobile.

La lotta salvezza dovrebbe riguardare Cremonese, Lecce, Salernitana, Spezia, Sampdoria,Verona ed Empoli. Delle neo promosse il Monza è l’unica che potrebbe sognare (relativamente) in grande, vista la campagna acquisti realizzata dal duo Berlusconi-Galliani.

Ci fermiamo qui, buon campionato a tutti. E in bocca al lupo all’Italia di Mancini, impegnata nelle qualificazioni europee. Ne ha davvero bisogno.

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