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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Napule è… Magnifica Victoria

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Correre”, ha scritto Mark Rowlands, “è lo spazio aperto dove vanno a giocare i pensieri”.

Sarà per questo che nei pochi secondi nei quali Victor Osimhen ha regalato una progressione imperiosa conclusa con l’epilogo migliore, l’istinto e la ragione si son fermati a riflettere su quanto è mancata, per oltre due terzi della stagione, una possibilità di gioco per la quale si era immaginato di costruire un modulo cucito addosso al giovane nigeriano e perfettamente adatto alle capacità di un altro velocista come Hirving Lozano.

Napoli-Bologna è stata una bella partita per coloro che apprezzano i continui ribaltamenti di fronte, le giocate di prima nello stretto, la possibilità di mettere più volte davanti al portiere centrocampisti ed attaccanti.

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Bisognava vincerla per restare attaccati al treno della Champions nella settimana che precede le tre partite (tutte in trasferta) probabilmente più importanti dell’anno.

La squadra di Gennaro Gattuso l’ha vinta con una super-prestazione del capitano Lorenzo Insigne e col supporto decisivo della qualità in mezzo al campo di Piotr Zielinski, uno che quando decide di salire in cattedra, diventa un docente universitario.

Ha resistito, ribattendo ad ogni colpo, un coriaceo Bologna, messo bene in campo e con tanta voglia di far bene. Un collettivo ben costruito, arricchito da un giovanissimo danese (Skov Olsen) destinato ad una brillante carriera.

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Nel Napoli dopo l’infortunio di Ghoulam (sfortunatissimo) si sono moltiplicati i rischi e si è abbassato il baricentro, costringendo al doppio della fatica uno straordinario Diego Demme (da matita rossa in occasione del gol subito) ed un Fabian Ruiz in costante crescendo di condizione.

Con Koulibaly e Rrhamani impegnati, con discreto successo, a capire se l’intesa può essere quella di una grande e bella coppia difensiva, dunque, i tre punti che dovevano arrivare sono arrivati.

E adesso ci si può dedicare a quaranta giorni dove sono in programma tante e diverse battaglie.

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Le prossime sette partite contemplano infatti tre trasferte di fila contro Milan, Juventus e Roma, e poi dopo Crotone e Sampdoria due partite in casa in tre giorni contro Inter e Lazio.

E’ il momento decisivo del campionato, quello in cui una squadra altalenante può finir tramortita o avere un sussulto di dignità e risultati.

Poiché un’idea, come è noto, si può trasformare in polvere o magia, a seconda di come il talento la strofina, la sensazione netta è che ci sia bisogno, ora più che mai, di un capitano che continui ad essere Magnifico come nell’ultimo periodo.

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Insieme a lui, poi, magari un centrocampo determinato e di personalità, filtro imprescindibile per una difesa che deve ritrovare smalto, ed un attacco che – con Mertens ed Osimhen pienamente recuperati – può garantire gol e soluzioni offensive di qualità.

Ogni vittoria, si sa, porta un po’ di vita, distensione ed entusiasmo.

A patto, però, di non ripetere poi immediatamente i soliti errori.

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