Napoli
IL PUNTO DI GA7 – Meraviglioso cinismo
No, non è un incontro di tennis, in campo non c’è Federer, tantomeno Djokovic o Nadal.
Allo Stadio Diego Armando Maradona il Napoli mette a segno ancora un’altra goleada, e stavolta a subirne le conseguenze è la Fiorentina di Cesare Prandelli.
La novità di giornata (oltre ai sei gol), non è la mole di gioco prodotta, bensì quella concretizzata. Il Napoli riesce, nel primo tempo, a tirare quattro volte in porta segnando altrettanti gol: il tanto atteso cinismo.
Atteggiamento corretto per tutti i novanta minuti per gli uomini di Gattuso che, proprio nel momento migliore della Fiorentina, spengono gli animi viola e cacciano tutto il killer instinct mancato in questo inizio di campionato.
Oltre alla grandissima prestazione di squadra, spiccano alcune (molte) individualità.
Ottima prova della coppia di centrali: Kalidou e Kostas mantengono la porta inviolata ed annullano quasi del tutto il reparto offensivo viola.
Molto bene anche il centrocampo: Bakayoko si trova molto più a suo agio – e non è una novità – con Demme al suo fianco. A proposito di Diego, prestazione semplicemente ENORME.
Il tedesco è letteralmente in ogni zona del campo: mentre fa gol è in difesa a recuperare, mentre serve un delizioso pallone di tacco è a centrocampo a pulire la prima uscita. In una parola: indispensabile.
Per quanto riguarda il reparto offensivo c’è veramente poco da dire. Da Zielinski a Lozano, passando per Petagna, partita di gran quantità, qualità e sacrificio.
Ci stiamo dimenticando di qualcuno?
C’è quel ragazzo con la 24 e la fascia di capitano che sembra abbia giocato benino.
Fa due gol, eppure non sono quelli a fare rumore.
Lorenzo Insigne, intorno al minuto 38, decide di iniziare a fare quello che vuole: recupera palla, parte in contropiede, fuori uno, tunnel ad un altro, sterza, rientra, sterza di nuovo, è 5 vs 1.
Roba complicata per alcuni, ma Lorenzo la fa sembrare quasi normale. Un calciatore qualunque magari avrebbe pensato di tirare e provare il gol impossibile, inutile dire che il Capitano non ricade in quella categoria.
Insigne alza la testa e trova una linea di passaggio che semplicemente non esiste – roba che puoi pensare solo se hai il calcio che scorre nelle vene – e trova Lozano che deve solo appoggiare.
Infine, da sottolineare l’esordio di Cioffi: quando esordisce un giocatore del vivaio è sempre una bella notizia.
Molto bene oggi, ma bisogna assolutamente confermare questo tipo di prestazioni.
Tanto lavoro, dedizione e, come oggi, equilibrio e concretezza.
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