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ANGOLO DEL TIFOSO ROMA – Kalinic e Miki vincono “l’isola”

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La Roma si presenta in Sardegna con i buoni risultati recenti come la roboante vittoria col Lecce e il passaggio del turno in coppa, seppur soffrendo e con un gioco a dir poco precario.

Oltre a infortunati e squalificati, i giallorossi fanno i conti anche con l’ennesima polemica: unica squadra impegnata in Europa League a non aver mai posticipato al lunedì la sfida di campionato. Proprio per questo, Fonseca, a sorpresa, tiene a riposo Dzeko e Veretout, proponendo l’incognita Villar e Kalinic, emaciato peggio di Adrien Brody ne Il Pianista di Polansky.

Dal canto loro, i sardi non vincono da dieci partite, evidenziando di non aver ancora smaltito il gol di Caiceido, al 138′ del quarto tempo, di alcuni mesi fa.

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I dubbi sono principalmente di natura fisica e caratteriale, soprattutto per la fisicità del centrocampo isolano contro l’evanescenza, fino a qui, del centrocampo d’emergenza dei capitolini.

E INVECE…

Roma a mille. Si stenta a riconoscere i giallorossi 2020. Aggressività, pressing e tanta qualità con tocchi di fino. Capitan Miki, ormai recuperato al 100%, è una vera gioia per gli occhi e duetta con il microscopico duo turco-olandese, ma soprattutto col sorprendente Kalinic.

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Il centrocampo giallorosso domina quello rossoblu ed anche Nainggolan (ma quanto gli si vuole bene?), comunque tra i più attivi, soffre il pressing.

L’altro ex Olsen viene sollecitato continuamente ed è molto bravo sugli attaccanti giallorossi, addirittura miracoloso sull’armeno in ribattuta dopo la bellissima traversa dello scatenato Under.

Il Cagliari si sveglia un pò e, pur non creando molto, si fa vedere dalle parti di Lopez. La Roma non è fortunata in quanto, oltre a non essere in vantaggio, subisce gol al primo vero tiro dei sardi: Nainggolan imbecca Joao Pedro che tira fuori dal cilindro un gioiellino al volo sotto l’incrocio, con Smalling non perfetto in marcatura e Lopez forse un pò fuori dai pali.

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Ma la giornata dirà altro poiché, un minuto dopo, Kolarov crossa in area e l’ex Luca Pellegrini si dimentica di non giocare più a Roma e serve Kalinic sulla linea di porta (meglio di come di solito fanno i suoi colleghi di reparto giallorossi): 1 a 1.

La partita è un pò più equilibrata e i sardi rimangono più spesso nella metà campo giallorossa, ma al 42′ Capitan Miki entra in area da campione e serve al croato la doppietta.

Il secondo tempo rispecchia il primo, con la Roma all’arrembaggio e il Cagliari in grande difficoltà. Kluivert è ovunque, in attacco e in difesa, e prima coglie un’altra bella traversa e poco dopo sfrutta un assist di Kalinic per l’1 a 3, solo davanti a Olsen.

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Altri cambi di fronte continui e Roma in controllo, ma imperdonabile l’errore al 75′, quando Pereiro riceve un pallone sulla linea di centrocampo e arriva indisturbato alla lunetta per il diagonale del 2 a 3.

Pochi minuti e Kolarov sfrutta una punizione dal lato destro dell’area di rigore: palombella, Mhkytarian in tuffo “cicca” mettendo fuori causa Olsen per il 2 a 4.

Per la cronaca, ancora non si capisce di chi sia il gol, anche se onestamente non sembra averla toccata nessuno.

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FINITA? CON LA ROMA QUANDO MAI…

Minuto 89 interviene il VAR, correttamente (come sempre quando si tratta di Roma) per un tocco di mano di Smalling: ricordiamo che le nuove regole non prevedono l’involontarietà se non sei De Ligt. Joao Pedro angola, Lopez intercetta, ma sulla respinta il brasiliano fa 3 a 4.

DI BELLO?

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Il risultato sicuramente, non certo l’omonimo arbitro che assegna sei minuti di recupero. Ai giallorossi sono stati fischiati falli a favore col contagocce, come al solito apparando il numero dei cartellini a dispetto del doppio dei falli e innervosendo una partita che nervosa non era.

Roma bella, tra le migliori della stagione, su un campo difficile. Dispiace però che, nonostante la prova e un Cagliari dominato, si sia comunque presi tre gol e sofferto fino all’ultimo secondo. Le assenze sono una giustificazione fino a un certo punto, perchè Dzeko è stato compensato dal migliore in campo, Kalinic con due gol, un assist e una partita fisica e di qualità (molti tacchi smarcanti riusciti), aggressivo e “arrogante” a darsele con Cacciatore e a “dar del nano” a Pisacane.

L’altra incognita, Villar al suo esordio col permesso delle maestre, fa bene, gioca con semplicità e dimostra un certo carattere, con alcune leggerezze perdonabili date dall’emozione e dall’età.

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Kluivert sontuoso per qualità tecniche e tattiche, Under non solo ispirato, ma fisicamente presente e aggressivo. Mhkytarian giocatore di altro livello. Se sta bene, per la Serie A è un lusso, giocate da campione internazionale, da riscattare subito. Cristante meglio delle ultime uscite, bene Fazio, forse Smalling leggermente più impreciso del solito, con un paio di errori non ususali. Il subentrato Perez un passettino indietro, con una prestazione incolore e un retropassaggio horror al buon Pau Lopez.

In questa strana giornata, vittima del Coronavirus e di una Lega da operetta, la Roma prende tre punti d’oro che la tengono vicina all’Atalanta versione Wimbledon di quest’anno.

Sottoscrivo col sangue le parole di Liverani

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Pensando alle priorità, cioè la salute dei cittadini, la Lega deve difendere i diritti di venti squadre e non di cinque o sei. Se si gioca, a porte aperte o chiuse, si gioca tutti; se non giocano in dieci, non gioca nessuno.

Troppe incognite a Maggio sulle partite da recuperare: squadre oggi in lotta e domani magari senza obiettivi, squadre avanti a mettere pressione a chi deve recuperare partite, gare ravvicinate, magari con partite di coppa.

Già così il campionato è palesemente falsato, non a vantaggio di uno o di un altro si intenda, ma è chiaro sia così.

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Si smetta di camminare sulle uova quando si tratta di interessi economici, poteri vari o anche semplicemente la sensibilità del popolo “drogato” di pallone.

Si agisca in maniera seria, nell’interesse della salute prima, della regolarità e dell’amore di questo sport, che tanto ci ha messo a “rifarsi il trucco” in questo paese.

Fine dell’omelia, andate in pace, forza Roma e Friedkin sbrigati.

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