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Serie A – La top 11 della ventesima giornata

Ventesima giornata di Serie A che va in archivio con il Napoli di Conte che si conferma saldo al primo posto in classifica. Insegue l’Inter che mercoledì recupererà una delle due partite in meno. Di seguito troveremo i top 11 di questo turno.
Portiere
Elia Caprile (Cagliari): Nemmeno il tempo di sbarcare in Sardegna che l’ex Napoli scende titolare in campo e para tutto ciò che si può parare contro il Milan a San Siro.
Difensori
Oumar Solet (Udinese): E’ stato il primo rinforzo invernale nel reparto difensivo dell’Udinese. E se queste sono le premesse difficilmente uscirà dal campo. Guida la linea con maestria e i ragazzi terribili del Gasp se lo sognano di notte.
Patrick Dorgu (Lecce): Le voci di mercato sul suo conto si rincorrono ma lui prosegue per la sua strada sfornando prestazioni di livello. Ancora un assist nella bella vittoria del Lecce al Castellani.
Sam Beukema (Bologna): A differenza del suo compagno di reparto è perfetto nelle chiusure. Non un compito facile visto il momento della Roma.
Giovanni Di Lorenzo (Napoli): Averlo dalla propria parte vuol dire possedere un’arma affilatissima. Procura l’autogol di Montipo’ ed interpreta il ruolo in modo unico.
Centrocampisti
Tete Morente (Lecce): Con Giampaolo sta arrivando la consacrazione e lo straordinario momento di forma lo conferma. Gol e assist per lui.
Nikola Vlasic (Torino): Era stato un po’ accantonato ultimamente ma si è ripreso il Toro nella partita più importante. Con un sinistro secco buca Di Gregorio e regala un risultato positivo che mancava da un po’ nel derby
Zambo Anguissa (Napoli): Sta diventando anche un centrocampista goleador. Già 4 gol per lui fin qui in Serie A, record personale raggiunto. A questo abbina tanta sostanza che a Conte fa impazzire.
Attaccanti
Nikola Krstovic (Lecce): Si è caricato l’attacco sulle spalle e non era qualcosa di scontato. Doppietta per lui in un match che rappresentava tanto in chiave salvezza.
Arteem Dovbyk (Roma): Dal dischetto è stato glaciale nonostante fosse il pallone del pari all’ultimo secondo. Migliorato anche nel gioco di sponda che lo fa entrare molto più nel vivo della manovra.
Alvaro Morata (Milan): Il gol che sigla è di quelli davvero facili. Tuttavia l’ex Juve si sacrifica tanto nel reparto avanzato dei rossoneri e di questo lavoro ne beneficiano in tanti.