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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Prove di futuro

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Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

Angolo Juventus, prove di futuro.

Quando si parla molto dell’avvenire è probabile che serva a mascherare il presente. E, in effetti, la stagione della Juventus,  conclusasi ieri con il 2 a 0 casalingo inflitto al Monza, non è apparsa scintillante.

Un solo trofeo messo in bacheca (la Coppa Italia con annesso esonero di Max Allegri), una qualificazione alla Champion’s League arrivata con troppa sofferenza, vari contrasti sotterranei tra dirigenza e guida tecnica e un gioco mai realmente convincente.

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L’ultima di campionato, a giochi ormai fatti, è stata quindi l’occasione di sperimentare forze nuove, sperando che si rivelino risorse valide per il prossimo torneo. Prove di futuro.

Concludere in bellezza

Ai nastri d’avvio del nuovo campionato non ci sarà di sicuro Paolo Montero in panchina. L’ex difensore uruguagio, uomo di fiducia della società, ha adempiuto con diligenza ai suoi doveri ed è pronto a tornare al suo vecchio incarico.

Il suo ruolo era quello del traghettatore, aveva il compito di concludere in bellezza, terminando la stagione nel miglior modo possibile. A pilotare l’auspicata rinascita del gruppo sarà un’altra persona. Con altri metodi, molte facce nuove e diverse prospettive. Prove di futuro.

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Fuori dal tunnel

A dirigere le operazioni a centrocampo ritroviamo Niccolò Fagioli. La sua storia la conosciamo tutti: l’implicazione nello scandalo scommesse, il patteggiamento, la lunga squalifica.

Ora il ragazzo preda del demone del gioco si è ripreso una maglia da titolare e prova a giustificare la fiducia che il club ha riposto in lui, anche rinnovandogli il contratto. Ha voglia di riscatto e si vede, la traversa trema ancora sotto il peso di una suo siluro. Amministra la manovra bianconera con ordine e si prende tutte le responsabilità del ruolo senza esitare.

Prima della triste vicenda di cui è stato protagonista era ritenuto un patrimonio della società, per caratura tecnica e carisma. Ora sta a lui dimostrare, sul campo e fuori, che è fuori dal tunnel e può ancora mantenere tutte le promesse. Già ieri si è ripreso una piccola fetta di credibilità, c’è anche lui tra i candidati alla cabina di regia della prossima Juventus. Prove di futuro.

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Una maglia che pesa

Un altro potenziale pilastro della squadra di domani fa il diavolo a quattro sulla trequarti. Si chiama Kenan Yildiz, ha l’oro nel piede sinistro e una voglia matta di affermarsi. Allegri l’ha cresciuto con attenzione prima di lanciarlo, Montero gli ha confermato la fiducia in prima squadra dopo averlo svezzato in Primavera.

Ha tutte le carte in regola per essere un top player: tecnica sopraffina, velocità di pensiero, rapidità nell’esecuzione. Ha solo 19 anni, il tempo è dalla sua parte. Il problema è che la Juventus non può permettersi di aspettarne la maturazione, ha necessità urgente di trovare un leader a cui affidare le sue ambizioni.

Oltre che la maglia numero 10, quella dei fuoriclasse, una divisa che pesa parecchio. Le spalle del ragazzo turco sono già abbastanza  robuste da poterla indossare con onore? La sua prova di ieri è stata confortante, lo si aspetta al varco con i galloni di titolare fisso nel prossimo campionato. Prove di futuro.

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Ala o punta?

A suo fianco, sulla corsia opposta, ci sarà Federico Chiesa. L’ex ala della Fiorentina, ormai un veterano bianconero, sarà chiamato al definitivo salto di qualità.

Quest’anno si è adattato al ruolo di seconda punta, impostogli da Allegri, tra molti mugugni. A breve non avrà più nessun alibi: nuovo allenatore, nuovo sistema di gioco e ritorno nella posizione che predilige. Dovrà fare la differenza, in termini di gol ed assist. E guadagnarsi sul campo la riconferma per la stagione seguente.

A quasi 27 anni la sua gioventù dorata è finita, ora si tratta di diventare un indiscutibile fuoriclasse o rimanere in eterno nel limbo delle promesse mancate. La sua rincorsa  è cominciata adesso, la rete al Bologna e quella di ieri sono i primi segnali.

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Prove di futuro.

(Foto: Depositphotos)

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