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Giuffredi: “Casale? A gennaio ne parlai col Napoli”

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Il procuratore Mario Giuffredi è stato ospite di “1 Football Night”, programma in onda su 1 Station Radio.

Tra i temi trattati, ha parlato anche della squadra azzurra.

Le parole di Giuffredi:

“Penso che inizi ad essere una squadra. Vedo un futuro molto positivo. Si rivede il solito Napoli, quello degli anni passati. Si rivede la mano di chi lavora in un modo che si avvicina a quello di Spalletti e Sarri. La partita di venerdì, dunque, sarà un bivio importante per la stagione”.

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Con Traorè si è vista una fascia sinistra che può costruire tanto. Con lui si può pensare di riproporre calcio e qualità con Mario Rui sull’out di sinistra?

“Traorè mi è piaciuto molto. In queste due partite ha dato tanto, soprattutto nella fase difensiva”

Mario Rui avrebbe potuto dare qualcosa in più contro la Juve, partendo da titolare?

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“Sono scelte che fa l’allenatore. Secondo me, sceglierà in base alle caratteristiche degli avversari e delle partite. Sono giocatori con caratteristiche diverse, non fatemi dire altro.

Ho un debole per Mario Rui. Lo reputo un calciatore vero. I campionati, d’altronde, si vincono con i giocatori di calcio. Ritengo, però, che Calzona saprà alternare al meglio Olivera e Rui. Conosco da anni l’allenatore azzurro e mi sono confrontato con lui proprio su questo tema. Dopo questa chiacchierata, infatti, mi ritengo ottimista. Sono certo che il tecnico trarrà il massimo da ogni calciatore”.

Ad agosto disse che il Napoli era una squadra di scontenti. Ad oggi, quale sarebbe la frase con cui definirebbe lo spogliatoio azzurro?

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“Quando dico una cosa, è perché ho il polso della situazione. Credo, però, sia una fase totalmente superata. Oggi, la frase che si addice di più alla squadra è ‘operazione serenità e consapevolezza’. Uno spogliatoio che, nel giro di poche settimane, è totalmente cambiato, sia nella serenità che nella consapevolezza acquisita partita dopo partita”.

La squadra era scontenta degli addii di Giuntoli, Sinatti e Spalletti?

“C’era una situazione generale. Sicuramente gli addii di Giuntoli, Spalletti e Sinatti avrebbero potuto essere destabilizzanti, ma si parlava di un contesto generale. Oggi, però, mi sento ottimista. Chiaramente, sarà fondamentale la gara di Torino, che potrà consentire di approcciare alla sfida con i Blaugrana con maggiore consapevolezza e, forse, ancor più vicini al quarto posto”.

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Casale è stato vicino a Napoli, quest’anno?

“La scorsa estate no, Lotito non lo avrebbe mai ceduto dopo i risultati della passata stagione. Tuttavia, questo inverno ne abbiamo parlato. Il Napoli aveva bisogno di un difensore di determinate caratteristiche e c’è stata qualche possibilità in più”.

Quanto vale Casale?

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“Oggi, dare un valore non sarebbe giusto. I valori sono altalenanti. Casale non vive un periodo eccellente come lo scorso anno, ma i miei giocatori sanno sempre rialzarsi dai momenti di difficoltà”.

(Foto: Depositphotos)

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