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ANGOLO AVELLINO – Un punto che brucia

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Serie C
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Doveva essere la prima di dieci vittorie di fila richieste dal presidente D’Agostino in settimana e si è trasformata nell’ennesima prova nervosa dell’Avellino che, complice un Cerignola coriaceo e concreto, escono con un misero punticino dal match di oggi del Monterisi.
Il diktat di Pazienza da diverso tempo è la duttilità, e oggi ne ha dato prova cambiando 3 moduli in corso d’opera e provandole tutte per accontentare la dirigenza e i tifosi (lodevoli i 400 supporters irpini presenti in Puglia).
Lupi schierati al calcio d’inizio con un 4-3-3 che da qualche settimana sembra essere il modulo di riferimento per il tecnico di San Severo.

Fuori Armellino per squalifica e Tito e Patierno per infortunio, spazio a Liotti, Llano all’esordio da titolare e Gori al centro del tridente offensivo con D’Ausilio e Sgarbi a dargli man forte. Poche novità per Tisci che conferma Barosi in mezzo ai pali e si affida al duo Malcore Ruggiero in prima linea. Prima mezz’ora di gioco di studio, poi al 33′ è il Cerignola che trova il vantaggio grazie ad un’indecisione della mediana biancoverde.

D’Andrea sulla trequarti imbecca Ruggiero che scarica un destro preciso alle spalle di un incolpevole Ghidotti. I padroni di casa ci prendono gusto e pochi minuti dopo sfiorano il 2 a 0 con una doppia chanche sull’asse Malcore-Tentardini. Proprio allo scadere della prima frazione l’Avellino ha una buona occasione per il pareggio, sugli sviluppi di un corner a rientrare di D’ausilio ci prova Rigione ma è bravissimo Barosi ad opporsi.

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Al pronti via della ripresa, Sgarbi viene tirato giù in area da Tentardini. Rigore e chance per pareggiare ma lo stesso Sgarbi scarica un destro angolato sul quale Barosi fa un vero e proprio miracolo salvando a lato. Il penalty sbagliato è comunque il via per una ripresa arrembante degli ospiti. Altri 30 minuti di studio e trasformazione e il 4-3-3 di Pazienza diventa un 4-4-2 con l’ingresso di Marconi al 71′ per dare man forte a Gori.

Russo e Sgarbi diventano esterni di centrocampo e nel giro di cinque minuti un’incursione offensiva porta proprio Gori ad un diagonale rasoterra preciso e angolato che beffa Barosi e rimette in parità il risultato. La terza metamorfosi dell’Avellino avviene con il passaggio ad un 3-5-2 che è il più classico dei vorrei ma non posso.

I lupi chiudono avanti ma sono tiepidi e più preoccupati dal non prenderle che dal darle.
Dal punto di vista dell’impegno e di quanto visto in campo difficile dare colpe alla squadra, ma è evidente che dei problemi ci sono, e starà all’area tecnica provare a dare una svolta in vista del finale di stagione

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Il tabellino

Cerignola: Barosi, Russo, Allegrini, Capomaggio, Visentin, Malcore, Leonetti (71′ Ghisolfi), D’Andrea, Sainz-Maza (20′ Tascone), Tentardini (71’Coccia), Ruggiero.
A disposizione: Krapikas, Pinelli, Bianco, Bianchini, Bezzon, Gonnelli, Carnevale, Vuthaj.
Allenatore: Ivan Tisci

Avellino: Ghidotti, Palmiero, D’Ausilio (66′ Russo), Sgarbi (86′ Ricciardi), Cancellotti, Rigione, Gori (86′ Dall’Oglio), Frascatore, Llano (74′ Cionek), Liotti (74’Marconi), Rocca.
A disposizione: Pane, Pizzella, Tito, Mulè, Pezzella, Tozaj.
Allenatore: Michele Pazienza
Arbitro: Cavaliere (Catani, Pinna, Di Cicco).

Marcatori: 33′ Ruggiero (Cer), 76′ Gori (Ave)

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Ammoniti: Cancellotti, Allegrini, Tentardini, Liotti, Capomaggio, Coccia

(Foto: DepositPhotos)

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