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Angolo del tifoso

ANGOLO SALERNITANA – Mola mia

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Walter Sabatini
Tempo di lettura: 2 minuti

Si può essere speranzosi dopo un 4-1 che certifica la terza sconfitta consecutiva, la decima stagionale in Serie A? No, di base. Ma il risultato maturato al Gewiss Stadium, paradossalmente, è stato decisamente ingiusto per ciò che si è visto in campo e ha fatto intravedere, dopo una settimana complicata, burrascosa, finalmente alcuni segnali di vita da alcuni componenti della squadra granata. Prima di avviare le pratiche del TSO, sarebbe giusto però spiegare i motivi di questa visione leggermente positiva dopo l’ennesima goleada a sfavore.

La Salernitana va in vantaggio dopo una manciata di minuti con Pirola (finalmente un calcio di punizione a favore sfruttato bene!) e amministra, non con qualche affanno, lo 0-1 sino all’intervallo.

Gran prova di Maggiore, una diga che vieta i rifornimenti offensivi a Muriel e compagnia. Ottimo riscatto anche di Costil dopo gli errori contro il Bologna. Segnali importanti di calciatori che, sinora, sono stati più criticati che elogiati per quanto (non) visto in campo. Poi, però, nella ripresa scende in campo la solita Salernitana e l’Atalanta, da squadra navigata, fiuta il sangue della preda e infligge il fatale uno-due che consente il ribaltone. La partita, però, non finisce qui. I campani hanno più volte l’occasione di rimettersi in carreggiata, ma prima Carnesecchi (super su Ikwuemesi) poi il palo di Dia infrangono i sogno di contro-rimonta.

Il finale aumenta il dibattito sulla fragilità difensiva di Mazzocchi e compagni, perforati dall’attacco orobico altre due volte per il 4-1 finale.

La situazione è sempre più delicata, ma questa sconfitta – pur enorme del punteggio – potrebbe dare una carica migliore, paradossalmente, rispetto a quelle di Firenze e contro il Bologna dove la squadra non era mai scesa in campo e non si è rivelata “squadra”. Il tempo, però, stringe. Urgono risposte importanti, soprattutto da chi comanda la nave. I bergamaschi direbbero Mola Mia. Altri vanno di matematica e fissano la quota salvezza al 7%.

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