ANGOLO ROMA – Finalmente

La tentazione di scrivere tutto in portoghese era forte, ma le minacce di suicidio dell’editore mi hanno toccato il cuore.

Ciò che resta è una Roma che da qualche giornata, seppur con ancora evidenti difetti, ha trovato una quadra, compattezza con sprazzi di autorevolezza.

Tutto il primo tempo controlla un ordinato e vivace Sassuolo che però, sull’unico affondo, trova il vantaggio con Henrique. Qualche difficoltà di costruzione e un Lukaku autodisinnescato fanno temere il peggio. Quando Consigli (che non sai mai quando si vestirà da portiere ma con la Roma puoi puntare tranquillo) tira via un pallone di Dybala dall’incrocio, pensi che la serata è andata.

Il Sassuolo è messo bene e la Roma ha qualità di palleggio, ma non nell’affondo. Azmoun e Lukaku si mangiano due gol enormi soli davanti al portiere, tutto prima che Boloca mi faccia notare la presenza in campo di Paredes, nel tentativo di staccargli il piede dalla caviglia e andando anzitempo sotto la doccia.

La Roma non reagisce subito alla superiorità numerica, ma alla fine anche oggi la svolta arriva dalla panchina e dal meno atteso. Il danese dai piedi di balsa, da oggi Jesus Kristensen Superstar, prima si procura il rigore che Dybala infila all’angolino basso, poi sfrutta il tacco di Paulo per tirare un diagonale di rara bruttezza che impatta sul difensore e scavalca Consigli.

Solo un non romanista può pensare che la sorte non pretenderà presto la sua mezza libra di carne.

Molti dei giudizi di una partita dipendono dai risultati, inutile fare gli ipocriti. Molte bozze che avevo in testa per l’articolo sono saltate al minuto 82. Sono certo che Spinazzola e Paredes mi daranno modo di riciclare i miei pensieri negativi. Spero invece di non vedere più Dybala tirare  ennemila angoli alla Walter Bonacina anni 90.

Finalmente una Roma padrona, non necessariamente bella, sicuramente con tutte le sue difficoltà, ma per la prima volta ho visto qualcosa, forse i prodromi di una stagione diversa.

E’ presto, nessun giudizio ha senso fino alla fine del prossimo mese e mezzo di fuoco (soprattutto dopo le inquietanti NON prestazioni di Coppa), ma a quel punto sapremo se questa vittoria rappresenta un centimetro o un metro.

P.S. Io, mourinhano ortodosso,  sono tra quelli non entusiasti delle dichiarazioni prepartita del mister. Ma quando vedo che si è svegliato Pinto e, a detta di Mou, la proprietà, vuol dire che ci stavano tutte. D’altra parte se parlano gli altri, ne scrivono in tre, quando parla lui si alzano in 1000 e se li porta tutti dietro come il pifferaio magico coi sorc…volevo dire topi.

Mou che interviene in portoghese è quasi orgasmico, mancherà un personaggio del genere, soprattutto ai suoi detrattori che non sapranno di che parlare. Può piacere o, democraticamente, no…ma è un problema esclusivamente vostro.

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