ANGOLO SALERNITANA – Ancora tu

La prima vittoria non si dimentica mai. Soprattutto se arriva dopo sei mesi complicati, pieni di caos e di emozioni difficili da distinguere. Con la Lazio non è stata una semplice partita, bensì un’altalena di 100 minuti con un unico grande denominatore: la cazzimma degli uomini guidati da Filippo Inzaghi, vogliosi come non mai di ottenere tre punti decisivi.

Come in tutti i film a lieto fine, dopo un promettente avvio, ‘gli eroi’ hanno incontrato le prime difficoltà con un rigore inoppugnabile fischiato a sfavore che ha messo a tacere 41 minuti giocati con grande concentrazione. Sembrava l’inizio della fine, l’ennesimo epilogo amaro di una stagione sventurata, ricca di episodi negativi. Ma poi, nella ripresa è arrivata la catarsi: la Salernitana ha iniziato a macinare campo e occasioni, conquistando la vittoria con l’uno-due realizzato da Kastanos-Candreva, calciatori che, sinora, solo a sprazzi hanno dato un contributo significativo.

“Ma non dovevamo vederci più?” cantava Battisti. Il cantautore nativo di Poggio Bustone si riferiva ad una ex tanto amata in Ancora tu una delle sue hit più famose. Ancora Lotito nel cammino della Salernitana. L’ex presidente più “vincente” della storia granata, ma anche quello che ha anestetizzato la passione e l’amore di una piccola realtà provinciale, a un passo dalla radiazione nel dicembre 2021. E, quindi, questi non sono solo tre punti, ma una chiusura del cerchio che può dare una scossa a tutto l’ambiente, voglioso di centrare una nuova salvezza, la terza consecutiva in Serie A.

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