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A(F)FONDO – Speciale Mondiali – Denzel Dumfries

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Speciale Mondiali – Denzel Dumfries

I Mondiali di calcio 2022, in una inedita versione invernale ospitata dal Qatar e senza la presenza, per l’ennesima volta, della nostra Nazionale, stanno per cominciare.
In questa nuova, speciale, rubrica, metteremo sotto la lente d’ingrandimento alcuni dei calciatori che militano nel nostro massimo campionato, scegliendone uno per ciascuna Nazionale più blasonata o semplicemente interessante, partendo dal gruppo A e così procedendo per l’intera durata del torneo.
I Paesi Bassi sono la squadra con più blasone del gruppo A, e pur non essendo accreditati tra le rappresentative favorite, annoverano campioni di primissimo livello, Virgil Van Dijk e Memphis Depay su tutti.
Tra conoscenze vecchie e nuove del nostro campionato (i vari De Ligt, De Vrij, De Roon e Koopmeiners, senza contare Wijnaldum non convocato per infortunio) spicca certamente Denzel Dumfries, terzino destro che sta mostrando grandi cose all’Inter, richiamando l’attenzione dei più forti club europei del momento.

Dumfries agli esordi

Denzel Justus Morris Dumfries nasce a Rotterdam il 18 aprile 1996, da padre originario di Aruba e madre originaria del Suriname.
I genitori lo chiamano Denzel in onore del celebre attore Denzel Washington, vero e proprio idolo in casa Dumfries.
Papà Boris si accorge presto del grande talento di Denzel, che fin da piccolo preferiva il suo amato pallone a videogiochi e cellulari.
Non a caso comincia prestissimo, ad appena 8 anni, la trafila nelle giovanili dello VV Smitshoek prima e del Barendrecht poi, entrambe piccole compagini con sede nella cittadina di Barendrecht, poco distante da Rotterdam e dal paesino di origine di Denzel, Rhoon.
All’epoca pochi credevano davvero in lui, perché Denzel non era di certo quel che si definisce un bimbo prodigio, ma la sua caparbietà e la sua applicazione lo premiano.
Firma il suo primo contratto da professionista con lo Sparta Rotterdam, con il quale esordisce in Eerste Divisie, seconda divisione olandese, il 20 febbraio 2015.
Col duro lavoro e la sua applicazione diventa perno imprescindibile del club, ed è determinante nella stagione 2015/2016 per la promozione in Eredivisie, prima divisione olandese.
Dopo appena un anno in massima divisione, i club più blasonati del Paese cominciano ad accorgersi di lui.
Viene prima acquistato dall’Heerenveen, che riesce a trattenerlo una sola stagione, per poi essere acquistato dal PSV Eindhoven il 19 giugno 2018.

Il PSV e l’approdo in Italia

Nella sua prima stagione al PSV, totalizza 34 presenze e 4 gol in campionato, oltre a fare il suo esordio in Champions League, giocando ben 8 partite.
Col PSV, in sole due stagioni, totalizza 89 presenze e ben 13 reti, stavolta attirando l’attenzione di diversi club europei.
Il 14 agosto 2021 viene ufficializzato il suo passaggio all’Inter, che paga il cartellino 12,5 milioni di euro più ulteriori 2,5 milioni in bonus legati a presenze e qualificazioni in Champions e gli garantisce un ingaggio di circa 2,5 milioni di euro a stagione.
Dopo un inizio complicato, Denzel Dumfries, terzino destro a tutta fascia e all’occorrenza esterno di centrocampo, potente, veloce, dalla buona tecnica individuale e dalla grande propensione al gol, comincia a macinare gioco e consensi, conquistandosi pian piano una maglia da titolare fisso nel club allenato da Simone Inzaghi, e vincendo con i nerazzuri i suoi primi trofei di rilievo: Coppa Italia e Supercoppa italiana.
Diventa, inoltre, uno dei giocatori più ambiti al Fantacalcio, sia perché Inzaghi lo schiera in campo quasi sempre, sia per la sua naturale tendenza, pur giocando da terzino, a segnare e sfornare ottimi assist per i compagni.

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La Nazionale

La storia di Denzel Dumfries in nazionale è singolare.
Nel marzo 2014, appena diciassettene, Dumfries, cittadino di Aruba e dei Paesi Bassi, si lascia tentare dalla chiamata della Nazionale caraibica, anche perché suo padre ha sempre cercato di coltivare il legame del figlio con la sua terra natia.
Gioca due amichevoli, segnando anche un gol, ma quando nel 2016 arriva la chiamata degli Orange non può resistere.
Dopo gli esordi nelle rappresentative Under-20 ed Under-21, nel 2018 entra nel giro della nazionale maggiore, dove gioca con regolarità fino a conquistarsi un posto nella compagine allenata da Louis Van Gaal per i Mondiali in Qatar.
Oggi è titolare pressoché fisso di una Nazionale che potrebbe diventare una delle “sorprese” del torneo.
La qualificazione alla fase finale è più che abbordabile, tenuto conto di un girone in cui figurano: – l’Ecuador, rappresentativa certamente tra le meno forti; – il Qatar, che per quanto Nazione ospitante è oggettivamente molto debole; – il Senegal, che pur essendo accreditato tra le possibili sorprese, ha perso per infortunio il suo giocatore più rappresentativo, Sadio Mané.

Sirene di mercato

L’Inter ha visto il valore di Dumfries sostanzialmente raddoppiato dall’epoca dell’acquisto.
Il giocatore è costantemente seguito dai top club europei, Chelsea, Bayern Monaco e Tottenham Hotspur su tutti.
L’Inter non vorrebbe privarsene, a maggior ragione nel mercato di gennaio, ma è chiaro che se il giocatore dovesse mettersi particolarmente in luce durante il Mondiale e se dovessero giungere alla Pinetina offerte irrinunciabili, il club nerazzurro dovrebbe fare le sue valutazioni.
Dumfries partirà? I tifosi nerazzurri e gli appassionati di fantacalcio sperano di no, ma Chelsea e Tottenham incombono.

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