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Il “caso” Elmas

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Il “caso” Elmas. Il calciatore macedone si è reso protagonista di uno spiacevole episodio che ha mandato in subbuglio l’intera tifoseria partenopea, in un momento entusiasmante per tutto il popolo azzurro, con la squadra di Spalletti in rampa di lancio su tutti i fronti.

Nella giornata di ieri, attraverso il suo profilo Instagram, Elmas ha postato una storia che fa decisamente discutere ( qui i dettagli ), ed il problema non è tanto lo sfogo di un ragazzo di 23 anni, che a suo modo, vorrebbe essere più centrale nel Napoli attuale di Spalletti, pretendendo più spazio, ma senz’altro i modi con cui lo ha esternato.

Il problema, risiede nella mancanza di rispetto che il calciatore ha dimostrato, nonostante le sue personali ragioni, a discapito di un intero gruppo di lavoro che sta dando il meglio di sé.

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Non ci sono titolari e comprimari in una squadra che è definibile tale. Una squadra, un gruppo, deve restare unito anche nel rispetto delle scelte del mister. Perché il calcio non è individualismo, e questo Elmas, dovrebbe saperlo anche al cospetto della sua giovanissima età. La concorrenza in questo Napoli è spietata, lo è perché il club ha lavorato in modo certosino per metter in “difficoltà” il mister nelle sue scelte di formazione.

Perché sulla carta, questo Napoli può vantare di tanti titolari, probabilmente potrebbero esserlo tutti, e tutti gli elementi, anche con un minutaggio inferiore, devono remare verso la stessa direzione, perché appunto il concetto cardine resta sempre lo stesso: si è squadra.

Il “Cholito” Simeone, che ha qualche anno più di lui, potrebbe sicuramente fargli intendere cosa significa essere fondamentali anche giocando meno, ed anche essendo sulla carta la seconda/terza scelta come ruolo di prima punta, ed avere ugualmente entusiasmo da vendere.

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Elmas, da questi episodi si cresce. C’è un modo di usare i social spesso improprio, soprattutto per il ruolo di professionista che si ricopre. Il pubblico è esigente, ma lavorare in un gruppo sano, passa anche da determinati atteggiamenti. Non c’è spazio per individualismi ed invidie. Sì vince, si gioca, ed eventualmente si sbaglia tutti insieme, ognuno ha il suo ruolo, nessuno è realmente escluso da un progetto vincente.

Elif questo dovrebbe saperlo, ma se proprio non riesce ad accettarlo, può tranquillamente esternarlo nelle sedi opportune, ma lasciando fuori i tifosi.

Da soli possiamo fare così poco; insieme possiamo fare così tanto.
(Helen Keller)

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Foto: (LBDV)

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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