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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Arrivederci Roma

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Il 2022 del Milan comincia così come era terminato il 2021. Una vittoria con un risultato ampio, ma questa volta, a differenza di quanto accaduto con L’Empoli in trasferta, ottenuta sfoderando una prestazione di squadra più convincente.

Caos Covid

Vittoria preziosissima, perchè scontro diretto e considerando anche il momento segnato dall’esplosione dei contagi Covid, reso ancora più caotico dalla totale mancanza di chiarezza sulle regole imposte dai protocolli e da alcune decisioni, radicalmente diverse, delle diverse ASL regionali. Se è vero che il Calcio è una delle maggiori industrie del Paese, con buona pace dei finti romantici, se è vero che parliamo di un sistema che garantisce lavoro a migliaia di persone e chiede investimenti di centinaia di milioni di euro, allora un simile scempio non può ripetersi ad ogni folata di vento. Le ASL da Bolzano a Siracusa devono seguire le stesse regole, altrimenti si rischia davvero di falsare un campionato che rischia di perdere, ancora di più, appeal commerciale e credibilità sportiva. Non ne abbiamo bisogno.

Il match

Fortunatamente il gioco del calcio si decide sul rettangolo verde che sentenzia con verdetti quasi sempre giusti. Merito e fortuna si contendono lo scettro, con l’adrenalina che fa pendere il pallone ora da una parte, ora da un’altra. E partite come Milan-Roma sono l’avverarsi di queste strane alchimie. Questa non è mai stata una partita come le altre e non lo sarà mai. Pioli deve schierare una difesa con 3 riserve su quattro, Florenzi per una partita da grande ex, terzino destro, Kalulu e Gabbia centrali con Theo Hernandez terzino sinistro, Tonali-Krunic in mediana, Messias-Diaz-Saelemekers nella trequarti dietro Giroud, preferito a Ibrahimovic. Pronti, partenza-via e il Milan da subito dimostra di avere forse un filo di benzina e di cattiveria in più. Tonali da subito fa capire chi è in cattedra a centrocampo. Uomo box-to-box puro, si propone in avanti e fa correre veloce la palla, cambi di gioco illuminanti e un occhio alle ripartenze di Zaniolo. Impressionante il suo rendimento in questa stagione ‘21-‘22. All’ottavo minuto Abraham commette una grave ingenuità su un tiro da fuori di Theo, allarga vistosamente il braccio e il penalty è obbligato. Giroud segna dal dischetto e poco dopo sarà bravo ad approfittare di un retropassaggio sciagurato di Ibanez, supera il portiere ma coglie il palo, Messias pronto sulla respinta ed è 2-0 dopo appena 17 minuti. La Roma accusa il colpo e ci mette tempo per rimettere in ordine idee e movimenti, rifacendosi al solito canovaccio. Lanci lunghi per il 9 e sperare che con le sue sponde possa favorire gli inserimenti di Pellegrini, Zaniolo e Mikhitaryan. E il canovaccio molte volte trova anche successo, peccato che dall’altra parte ci sia un Mike Maignan davvero in formato Magic. Sicuramente il migliore del Milan con Tonali. Parate decisive, compiute durante la partita, di quei soli tre ingredienti che contano in un portiere: istinto, riflessi ed elasticità. Su Abraham al 39’, al 60’ e su Mikhitaryan al 62’. Interventi incredibili che pesano sul risultato come fossero gol. La Roma, che accorcia al 40’ del primo tempo, sarà squadra che non capitolerà nella ripresa, sfiorando altre due volte il gol del pareggio fino a quando gli innesti dalla panchina che farà Pioli non saranno i cambi di marcia decisivi. Bakayoko per Krunic, Ibrahimovic per Giroud e Leao che rileva Saelemekers. Il portoghese, che ritorna dopo un mese di assenza, si rivelerà la solita arma devastante che è, quando entra a partita in corso e con avversari stanchi. La corsa con la quale piomberà sull’assist di Ibra comincia da lontano e Mancini non può fare altro che rimanere aggrappato alla manica per pochi secondi. Imbucata clamorosa della difesa giallorossa e 3-1 per il Milan che mette in ghiaccio il risultato. Persino il quinto rigore sbagliato su sette, tirati da Ibra, è un particolare che non nuoce.

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Inizio anno giusto

Se doveva esserci un inizio giusto per il 2022 milanista, difficile immaginarlo migliore di questo. Tre punti contro le difficoltà, il Covid e un avversario che nelle partite che contano vende sempre cara la pelle. Riposo e defaticamento, poi domenica si va in Laguna a giocare contro il Venezia di Zanetti. ASL e anarchie burocratiche, permettendo.

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