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LIVE – Roma, Mourinho: “La Roma tra tre anni? Festeggiando”

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Tempo di lettura: 4 minuti

José Mourinho viene presentato ufficialmente in conferenza stampa come nuovo allenatore della Roma:

13.33 – “Voglio ringraziare i tifosi per l’affetto. Mi sento in debito per questa accoglienza emozionante. Ringrazio anche la fiducia del club, la famiglia Friedkin, Tiago Pinto. Ma mi ha colpito molto il modo in cui sono stato accolto. Perché sono qui? Perché siamo vicini alla statua di Marco Aurelio: ‘nulla viene dal nulla e nulla si crea dal nulla’. Il progetto è molto chiaro. Mai dimenticare il passato fantastico del club. Costruire un futuro. Molto spesso la parola ‘tempo’ nel calcio non esiste, ma qui sì. I problemi di ieri non si risolvono domani. Sono qui per questo. È il tempo di lavorare. La città è una delle ragioni per cui sono qui? No, non siamo qui in vacanza. Grande legame tra il club e la città, questa è una responsabilità che sento, ma niente turismo. Siamo qui per lavorare”.

13.41 – “Quando hai lavorato in Italia poi ti manca. Non sono una persona troppo simpatica quando lavoro. Io difendo il mio club. E capisco che per voi possa non essere semplice lavorare. All’interno di Trigoria dobbiamo essere tutti uniti”.

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13.42 – “Quale sarà la prima cosa per cambiare la mentalità del gruppo? Conoscere il gruppo innanzitutto. Ci sono dei principi fondamentali e non negoziabili. Oggi è il primo giorno di allenamento. Ci conosceremo. Da quando sono arrivato in quarantena a Trigoria ho potuto conoscere e parlare con tutti, e vedere la gioia che si respira”.

13.47 – “La sfida più importante della carriera? La prossima sfida è sempre la più importante della mia carriera. Io lavoro per la Roma, ma indirettamente per il calcio italiano. Nella Nazionale quasi tutti giocano in Serie A. Se non è abbastanza seguito come campionato è colpa nostra”.

 

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13.51 – “Capitano Dzeko o Pellegrini? Non parlo con voi di cose con cui non ho parlato con i giocatori. Sarò anche antipatico ma prima devo parlarne con la società e con loro”.

13.54 – “I nazionali? Sono molto orgoglioso, hanno il 50% di possibilità di vincere. Cristante lo aspetto a braccia aperte. Per Spinazzola invece mi piace il suo atteggiamento ed il suo sorriso, purtroppo sarà dura per lui e per noi. Abbiamo fiducia in Calafiori, però abbiamo bisogno di un terzino sinistro”.

13.59 – “In Manchester United ho vinto tre titoli ed è stato un disastro. Con il Tottenham ho raggiunto una finale che non ho giocato, disastro. Sono vittima di quello che sono. Quando vinco non è mai straordinario come per gli altri”.

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14.03 – “Non voglio che sia la Roma di Mourinho, sono solo uno in più. Se vuoi parlare della Juve di Max, del Napoli di Sarri o della Lazio di Sarri fai pure, ma della Roma di Mourinho no”.

14.06 – “Siamo arrivati lontani dal quarto posto. Ci vuole tempo. ‘Tempo è una parola chiave del progetto. Voglio sempre vincere, se si possono accelerare i tempi meglio”.

14.07 – “Stagione senza titoli? Voi parlate di titoli e noi di tempo, lavoro, progetto, migliorare…i titoli arriveranno. No successo isolato. Vogliamo arrivare lì e stare lì. Poi magari vinci e non puoi pagare gli stipendi. Noi vogliamo essere sostenibili”.

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14.10 – “Zaniolo? Dobbiamo parlare e capire con il ragazzo ma anche con la squadra. Vogliamo che i giocatori si trovino bene nel sistema per farli essere confortevoli ed esprimere il massimo. Si deve giocare come piace a loro. Ci deve essere piacere in campo. Il calcio è cambiato tanto. Non si ha più un solo modulo. Si attacca e si difende con moduli diversi. Piano piano troveremo la soluzione giusta”.

14.15 – “Come vedrà la Roma dei romanisti tra tre anni? Festeggiando”.

14.16 – “Come dovremmo chiamare i figli se vinciamo?? Giuseppe”

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(Foto: sito Roma)

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