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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Rebic gol e Milan vince

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Il Milan torna alla vittoria dopo due pesanti sconfitte in campionato, contro Spezia e Inter, e due brutti pareggi in Europa League, contro la Stella Rossa.

Gli undici di Pioli entrano in campo determinati. Primo quarto d’ora fulminante: agguerriti e convinti in un pressing portato sempre alto, giro palla veloce. Se il tabellino avesse già segnato tre gol degli ospiti, non sarebbe stata certo un’ingiustizia.

Ma il Milan spreca occasioni facilissime, e avrà da pentirsene, perchè la Roma si sveglia e si riassetta. E comincerà poi a prendere le misure ad un avversario che dimostra qualche smagliatura di troppo, soprattutto a centrocampo.

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Nei primi 35 minuti si conteranno 5 palle gol nitide sprecate, 4 dagli ospiti e 1 dai padroni di casa, numeri che confermano la vocazione offensiva delle due squadre e anche i loro relativi momenti poco brillanti.

La squadra di Pioli fino ad oggi ha segnato 47 gol e ne ha incassati 29. Quinto attacco e quinta difesa del campionato. Attenzione. I numeri sono importanti e questi dicono chiaramente che la barca non solo rallenta ma prende acqua. E non è un buon segno.

Anche oggi è mancato il clean-sheet. L’ultimo col Crotone, ultimo in classifica, il 7 Febbraio. Pochino per chi vuole dare fastidio ai cugini nerazzurri, primi a +4.

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E la crepa non è da rintracciare solo in Romagnoli, che concede due metri di spazio libero a tutti gli attaccanti che affronta.

Una crepa vistosa comincia a vedersi anche a centrocampo.

Manca il mediano che, con Kessie, è stato protagonista e determinante nelle belle partite vinte dal Milan a fine estate. Manca Bennacer. La sua intelligenza nel gioco, quando si deve uscire palla al piede, e la sua capacità di leggere i movimenti avversari. La dimostrazione che per contrastare non è detto che serva solo la forza.

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L’ivoriano, senza l’algerino, si ritrova tutta la mediana sulle spalle e a giocare con questo Tonali ci vogliono, oltre che santa pazienza, anche 4-6 polmoni in più. L’ex Brescia continua a sfoderare prestazioni incolore. Per ogni giocata giusta, ne sbaglia dieci, senza mai dare l’impressione di essere in campo con la testa. Era Tonali che doveva chiudere su Veretout in occasione del gol. Era Tonali che doveva prevedere quell’inserimento. È ovvio che per Pioli sia una scelta obbligata ma bisogna anche ragionare se conviene giocare un’altra partita con un mezzo calciatore in campo. La maglia numero 8 richiede ben altro spirito.

Una menzione d’onore merita invece la partita di Ante Rebic. Oggi dirompente, cattivo, motivato. Si è rivisto il Rebic che ama andare con il quod a cacciare cervi nelle foreste croate. E quando la serata è quella giusta, non ce n’è per nessuno. Macina chilometri in ripiegamento, è fra i primi a proporsi nelle ripartenze ed è sempre pronto a tagli imprevedibili per i difensori avversari. E i suoi gol potevano essere anche di più, visto che nel primo tempo ha pagato caro un eccesso di altruismo, passando ad Ibrahimovic, in fuorigioco, un pallone che doveva solo calciare in porta. Desta preoccupazione la sua uscita per infortunio, come del resto quella di Ibra e di Calhanoglu.

Il Milan continua ad affrontare questa stagione, decisiva per i destini del progetto sportivo di Maldini e Massara, senza i suoi uomini decisivi. Bisogna stringere i denti. E Pioli dovrà essere davvero bravo a recuperare, anche mentalmente, calciatori utili alla causa come Brahim Diaz, utilizzato pochissimo negli ultimi due mesi, e Leao, che ogni tanto, vittima del dilemma sul suo ruolo, sembra procedere con l’andatura del gambero piuttosto che del puledro di razza.

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Oggi è stata vinta una partita sicuramente importante nella corsa Champions, ma contro l’Udinese, fra tre giorni, comincerà un tour de force che finirà solo il 21 marzo con la partita contro la Fiorentina.

Non si deve commettere l’ingenuità di pensare che le cose si rimetteranno a posto da sole. Anzitutto in difesa coi gol subiti. Questa non è una macchina che può viaggiare col motore al minimo. Se perde slacio, cattiveria, perde la sua natura e quindi perderà partite e punti. Rimettiamoci a lavorare sodo perchè c’è una stagione straordinaria – con o senza scudetto – da portare a casa.

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