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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Col Genoa, classica partita facile sulla carta

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I sistemisti del Totocalcio ormai in disuso indicherebbero per la gara Bologna – Genoa segno uno fisso.

Si tratta, infatti, di quelle partite che, nella testa di molti, potrebbero anche non giocarsi, considerate le performances delle due squadre in campo. Il Genoa arranca da inizio campionato. Nicola è il terzo allenatore che quest’anno siede sulla panchina ligure. Il Bologna ha una stabilità emotiva e di intenti impressionante. Ha intrapreso un percorso impegnativo e atipico quest’anno, che ne ha forgiato il carattere.

Di conseguenza? In uno stadio gremito di tifosi innamorati si potrà festeggiare il San Valentino sportivo? Non scherziamo.

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Sappiamo bene che l’errore più grande che oggi i ragazzi di Mihajlovic potrebbero fare è quello di sentirsi forti, soprattutto dopo l’impresa di Roma nell’ultima di campionato.

La partita di oggi è molto più difficile rispetto a quella dell’Olimpico. La Roma si è sentita più forte alla vigilia, negli spogliatoi. Ma poi, entrata in campo, ha capito di avere di fronte undici uomini affamati.

Ecco, ciò che il Bologna non deve fare è proprio questo errore. Il Genoa non ha niente da perdere e, proprio questo aspetto, se gestito bene dai felsinei, potrà risultare un vantaggio. In che senso? Solitamente le squadre in zona retrocessione e non abituate a lottare per uscirne, possono perdere l’equilibrio durante i novanta minuti.

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Il Bologna deve saper attendere i momenti giusti per colpire la preda confusa e mettere a segno l’affondo. Se saprà fare questo, mantenendo sempre la giusta attenzione a non prestare il fianco, allora potrà gioire alla fine dell’incontro.

A Bologna si respira aria rarefatta, la stessa che si trova in alta quota. Il presidente Saputo siederà al suo posto in tribuna d’onore. Per la prima volta, assisterà ad una partita che potrebbe voler dire, seppure temporaneamente, piazzamento in Europa League. Perché lui, come molti tifosi, questo pensiero non potrà non abbracciarlo.  Certamente, però, ci sarà da soffrire, come spesso accade nelle partite “facili”.

Venendo all’aspetto più strettamente tecnico, in settimana abbiamo seguito, day by day, gli infortuni di Barrow ed Orsolini subiti a Roma. Entrambi sono stati recuperati e sembra possano partire titolarissimi insieme a Palacios, per formare il trio delle meraviglie.

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Probabilmente non ce la farà invece Soriano per una contusione con versamento alla coscia. Al suo posto, il giovane ed eclettico Svanberg, che ha già fatto vedere in più occasioni il suo talento.

In passato, quando mancava un titolare, si facevano mille scongiuri, vista la poca scelta che offriva la panchina. Quest’anno si vive una nuova dimensione. Mancano Santander, Sansone e Soriano? Nessun problema: abbiamo Svanberg e Barrow a disposizione.

Può sembrare banale quanto stiamo dicendo perché, per le grandi squadre, è quasi normale che avvenga ciò. Ma noi qui, sotto le due torri, sgraniamo gli occhi come bambini che vedono per la prima volta un gioco nuovo. Stiamo apprezzando tutto quello che la società sta facendo e ha fatto.

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È Bologna mania: le gelaterie inventano gusti nuovi e li chiamano Sinisa, Saputo, Bigon. Il gusto Sinisa, per esempio, nasce dal connubio di cremino e caffè. E tale scelta è legata ad un preciso significato. Il cremino rappresenta l’amalgama, che il mister ha dato alla squadra, il caffè, che mineralizzato sgranocchia in bocca, è la grinta, che ogni domenica i ragazzi di Sinisa mettono in campo.

Siamo a questi livelli d’amore e, oggi più che mai, visto che è appena trascorso San Valentino.

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