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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Un marzo memorabile

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Rafael Leao Milan
Tempo di lettura: 3 minuti

Con la vittoria al Franchi, si chiude per il Milan un marzo memorabile. Sono tante le cose che racconta Fiorentina-Milan.

Nove giornate di campionato, sei vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, rocambolesca, nonostante in 10 contro 11, contro il Monza.

Un cammino da squadra che, in teoria, sarebbe lanciata alla volata scudetto, ma che deve rinunciarci in virtù di quei 5-6 punti lasciati fra novembre e dicembre, con il gruppo decimato dagli infortuni e in virtù anche di una stagione record dell’Inter di Simone Inzaghi.

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Quante verità in una partita sola? Tante.  

La FIGC delle banane

La prima, la più semplice e scontata, è che in FIGC regna la follia totale.

Alla luce dell’ammonizione assegnata a Theo Hernandez, per quell’esultanza al gol contro il Verona, che gli è valsa la squalifica totalmente priva di senso, e alla luce del non-cartellino giallo assegnato a Scamacca, che dopo un gol al Napoli, ha esultato nella stessa identica maniera. E alla luce della squalifica non inflitta ad Acerbi per il comportamento palesemente razzista. Siamo oramai a un livello molto basso di credibilità. 

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La verità di crederci sempre

Tornando a parlare di calcio, una verità importante dimostrata è che lo sport, al contrario dei suoi dirigenti federali e di club, insegna tanto su come stare al mondo.

Se si ha un obiettivo da raggiungere, bisogna crederci e non arrendersi davanti alle prime difficoltà. In un mese, dalla ventiduesima alla trentesima giornata, il Milan ha infilato sei vittorie, due pareggi e una sconfitta, ribaltando a 360 gradi una situazione di classifica che lo vedeva in terza posizione stare sotto la Juventus di sette punti e che lo vede oggi in seconda posizione, sopra la Juventus di sei lunghezze.

La querelle: “Non ha rimontato il Milan, è crollata la Juve!”.

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Argomentazioni e schemi discorsivi tossici, assuefatti al gusto della polemica fine a se stesso e basta.

È cosa ovvia che la squadra che sta davanti, per farsi rimontare, deve cedere. Nella quantità di punti persi sta la cifra del crollo, sotto tutti i punti di vista, psicologico e sportivo.

Dall’altra parte, è cosa ovvia che la squadra che rincorre deve fare un’impresa straordinaria per rimontare e superare la squadra che le stava sopra per mesi. Nella quantità di punti realizzati, la cifra dell’impresa.

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Con buona pace di chi non accetta i capovolgimenti improvvisi che rispondono alla legge sempre valida che regola il calcio dalla sua nascita: il pallone è tondo.

L’asprezza del deserto attraversato non avrà fatto vittime, ma avrà temprato gli animi, cementando ancora meglio un gruppo che l’anno prossimo perderà un altro senatore come Giroud, ma avrà ancora più furore, cattiveria ed esperienza. Armi preziose che non si trovano in vendita.

La verità del mercato

Un’altra verità di cosa si trova invece in vendita, incontestabile, comprovata dalla vittoria sulla Fiorentina, è quella relativa all’ottima campagna acquisti fatta nell’estate 2023.

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L’olandese Rejinders oramai fa coppia fissa con Bennacer e sempre più fa quel lavoro di supporto sulla parte sinistra del campo, che permette triangolazioni e fraseggi, spesso decisivi, con i due ragazzacci padroni di casa Theo-Leao. Loftus-Cheek è alla sesta rete in Serie A, la decima su 34 partite disputate comprese le coppe ed è un tassello che conferisce una verticalità alla manovra rossonera, preziosissima e davvero letale, se l’allineamento dei pianeti della concretezza è favorevole al Milan.

Chukuweze è in fase ascendente. Una reattività diversa, un’iniziativa più padrona delle proprie potenzialità che lo rendono più pericoloso.

Al ritorno dalla Coppa d’Africa, con l’infortunio alle spalle, con la parte finale della stagione in rampa di lancio, Pioli avrà fatto capire l’urgenza di avere pericolosità anche a destra e il nigeriano pare aver recepito.

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Musah è in fase di apprendimento veloce e pare abbia capito che tipo di motivazioni deve avere un calciatore che gioca a questi livelli.

Aprile non dolce dormire

È stato un marzo pazzarello quanto a meteo, ma decisamente favorevole al Milan.

Aprile sarà cruciale. Lecce a San Siro, poi andata di Europa League contro la Roma sempre a Milano, poi trasferta a Sassuolo e a chiudere derby e poi Juve a Torino.

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Tutto fuorchè un dolce dormire. 

(Foto: Depositphotos)

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