ANGOLO INTER – Solo per cuori forti

Non è che ci si aspettasse nulla di particolare da questa partita. Dopotutto, che l’Inter non fosse poi così interessata a vincere a ogni costo era ovvio fin dalla formazione, soprattutto considerati i vari scenari. I tre punti oggi non erano fondamentali, anche se ovviamente ben accetti.

Ciononostante, il primo tempo della formazione largamente rimaneggiata schierata da Simone Inzaghi è al limite del vergognoso: zero voglia, zero grinta e imprecisioni a non finire, tanto che i lusitani padroni di casa all’intervallo sono avanti 3-0.

Si prospettava una serata totalmente sprecata, e già fioccavano critiche al tecnico piacentino per le sue scelte, per aver sottovalutato e snobbato l’impegno e per aver buttato nella mischia casualmente coloro che avevano avuto poco spazio.

Ma negli spogliatoi succede qualcosa. Non ci è dato sapere cosa con precisione ma l’Inter che scende in campo nel secondo tempo è lontana parente di quella vista nei primi quarantacinque minuti. All’improvviso c’é di nuovo gioco, inserimenti, lotta, e il risultato è una immediata conseguenza.

Prima Arnautovic sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi un fantastico inserimento di Frattesi, e l’Inter è di nuovo attaccata al Benfica, che crolla, preda della pressione. Il pari è frutto di un’altra, l’ennesima del suo incredibile avvio di stagione, cavalcata di Marcus Thuram, subentrato e al primo pallone toccato subito decisivo. Otamendi sbaglia il tempo dell’intervento e l’arbitro non ha dubbi, indicando il dischetto.

Dagli undici metri va uno che di partite importanti ne ha giocate giusto una o due, Alexis Sanchez, spiazzando di netto Trubin. Nel finale l’Inter merita nettamente la vittoria, andando anche a colpire un legno con Barella, ma il destino non ha voluto così. Poco male, a San Siro tra due settimane si vedrà chi merita davvero il primo posto.

E ora attenzione perché il Napoli è tornato e al Maradona bisognerà vendere cara la pelle.

(Foto: Depositphotos)